Catania si veste di “green cities” e la desiderata area metropolitana guarda più a est

I due sindaci di Aci Castello e Catania, Filippo Drago ed Enzo Bianco, in bici

I due sindaci di Aci Castello e Catania, Filippo Drago ed Enzo Bianco, in bici

Com’era prevedibile, domenica scorsa, la giornata dedicata alla Mobilità sostenibile ha avuto un grande successo. Frotte di catanesi, a piedi o in bicicletta si sono riversati nelle strade all’insegna dell’ecologia e della libertà. Questa volta sembra non ci siano state proteste o lamentele. Nell’ambito degli appuntamenti previsti per la domenica, senza dubbio quello più importante è stato nel pomeriggio sul lungomare di Catania, quando il sindaco Enzo Bianco si è incontrato con il suo omologo di Aci Castello e insieme, anche a qualche altro centinaio di ciclisti, hanno percorso in bicicletta il tracciato lungo il quale dovrebbe sorgere la pista ciclabile che collegherà Catania ad Aci Trezza.

Un progetto che fino a qualche mese fa sembrava fantascienza adesso lo danno per quasi fatto. Si è parlato addirittura di inizio lavori entro due mesi. Un bel traguardo davvero se si pensa che dal 2009 il comune di Aci Castello ha fatto di tutto, persino un referendum, per realizzare una passerella pedonale di collegamento tra il lungomare Scardamiano di Aci Castello e quello di Aci Trezza. Ma è sempre finito a tarallucci e vino anche a causa di un vero e proprio timore da parte dei gestori del lido dei Ciclopi che vedevano nei pedoni una vera minaccia per il prezioso giardino che il lido custodisce. Ora una pista ci sarà, non pedonale ma addirittura ciclabile. Con buona pace del giardino… e anche di automobilisti, pedoni e residenti che da anni chiedono e pregano per qualche lampadina accesa. Eh sì, perché ci sono tratti della SS114 in cui pensare di camminare a piedi rappresenta un vero e proprio suicidio. Se ci sono i fondi per realizzare la pista ciclabile non dovrebbero mancare quelli per garantire sicurezza a tutti. In fondo anche chi usa i piedi è “green”, o no?

Al momento resta da vedere se l’amministrazione comunale guidata da Bianco manterrà gli appuntamenti domenicali del “Lungomare liberato” anche con l’autunno. Nel frattempo il capoluogo etneo cerca di diventare sempre più “green cities”. «La Catania metropolitana vuole tenere il passo con le sfide dello sviluppo sostenibile  puntando sui progetti già testati in altre città europee per la riduzione dell’impatto ambientale, il contenimento del traffico su gomma e l’efficientamento energetico». Queste sono state le parole dell’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco nel ribadire l’interesse dell’Amministrazione comunale agli obiettivi del programma europeo “Interreg Greenit”, cui Catania partecipa e che è al centro del seminario che si terrà all’hotel “Il Principe” venerdì 26 e sabato 27 settembre.

Lo scopo del progetto è quello di costituire una rete europea di “green cities” per promuovere politiche di trasferimento di buone pratiche riguardo l’utilizzo di “soluzioni verdi” applicate a problemi di sostenibilità ambientale, salvaguardia del patrimonio storico-artistico e qualità della vita. Due azioni pilota di “Greenit” mirano a studi di fattibilità da proporre per attrarre capitali pubblici e privati, con Catania area di riferimento territoriale.
La prima azione, “Street lighting”, si focalizza sull’illuminazione pubblica e l’ottimizzazione energetica.
La seconda, “Wi move”, punta invece al monitoraggio, con tecnologie innovative dei flussi di traffico in funzione di una modernizzazione infrastrutturale che mette in relazione i centri del Distretto del Sud-Est con ipotesi di car sharing tra città. Il sistema ipotizza anche collegamenti tra il sistema aeroportuale di Catania e Comiso e biglietti integrati per la fruizione di Beni culturali delle diverse città del distretto.

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