Le vicende di Urzì e Ticchirinicchi, il ricco e il povero identici come l’acqua. “L’altra parte di me” regala sorrisi a iosa al Mandela

Lilia-Romeo-e-Miche

Lilia Romeo e Michele Anello in scena al teatro Mandela di Misterbianco

L’Associazione “Colatalavica” in collaborazione con Francesco Giuffrida e Simona Santagati, ha aperto con lo spettacolo “L’altra parte di me” la nuova stagione teatrale 2014/15 del Teatro Nelson Mandela di Misterbianco, “Non ci resta che… ridere” è il titolo del cartellone che sembra promettere risate e relax per ogni appuntamento.
La divertente commedia scritta da Antonio Zeta, diretta dal regista Silvio Salinari, mette in scena sullo sfondo del mondo frenetico di oggi, due classi sociali, quella “altolocata” rappresentata dall’ingegnere Vito Urzì, ricco proprietario di diverse aziende, con tutto il suo staff, e quella della strada, dalla quale viene pescato un furbo giocatore d’azzardo Stefano Ticchirinicchi. La sorte ha voluto i due, “il ricco e il povero”, identici come due gocce d’acqua.

L’ingegnere, a causa di una cattiva gestione del patrimonio dovuta anche alla presenza di due sanguisughe, la fidanzata e la pseudo suocera, cade in disgrazia, ma, grazie all’idea del fedele amico ragioniere tutto cambia: le sorti dell’uomo d’affari vengono affidate al geniale sosia popolano il cui dialetto è una vera miniera di saggezza e di capacità persuasiva. Ticchirinicchi infatti riesce a risollevarlo e a rimetterlo in carreggiata, non solo nel lavoro ma anche nell’amore, dando una giusta collocazione a tutti e assicurando un esilarante lieto fine. Applauditissimi tutti gli attori: Silvio Salinari, Loredana Scalia, Adelaide Caserta, Mimmo Marino, Giuseppe Balsamo, Gabriele Anello, Francesco Giuffrida, Lilia Romeo e Michele Anello.
Pubblico partecipe che ha reso onore con applausI e risate alla professionalità dimostrata dall’intero cast.

Una splendida rappresentazione che ha creato un’atmosfera allegra, spensierata e indimenticabile. Un valore aggiunto per lo spettatore: poter assistere e condividere lo spettacolo, con un pubblico interamente coinvolto, divertito ed entusiasta.
Due parole sull’autore del testo Antonio Zeta, attore, regista e autore di canzoni tra le quali alcune in particolari esprimono il suo amoroso attaccamento alla nostra città, un amore, si legge dalle note di regia, non sempre ricambiato.
Ma questa non è una novità, ci viene da dire, giacché la storia degli artisti catanesi è una storia di luci ma purtroppo anche di grandi ombre e di stelle che sono andate con amarezza a brillar fuori.
Prossimo spettacolo domenica 4 gennaio 2015 “Il bossolo di casa nostra”.

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