Code4Catania, Consulta giovanile e Startup City propongono dieci progetti per la città

D'Agata, Idonea, Spadaro, Bianco e Scialfa

D’Agata, Idonea, Spadaro, Bianco, Scialfa, Perdichizzi e Bosco

«Catania può essere il motore di ripartenza dell’intero Meridione d’Italia». Si è aperto all’insegna di questa considerazione l’incontro nella Sala Consiliare di Palazzo degli Elefanti per presentare alla città le prime idee elaborate dal “Code4Catania” organizzato dalla Consulta giovanile del Comune e da Startup City. Un progetto dedicato all’innovazione tecnologica, sociale e imprenditoriale che si svolge durante la settimana mondiale dedicata all’imprenditoria, ed è stato elaborato da giovani, associazioni, startup, makers e innovatori sociali.
L’idea si articola in dieci progetti che puntano ad “aprire un strada di dialogo da parte dei giovani” in particolare, nei confronti della Pubblica amministrazione.

Oltre al sindaco Bianco e decine di giovani, erano presenti per Startup City, il presidente dei giovani industriali catanesi Antonio Perdichizzi, gli assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata e Valentina Scialfa, il responsabile delle Relazioni esterne del Comune Giuseppe Idonea e il presidente della Consulta giovanile Pierangelo Spadaro.
Le proposte di “Code4Catania” sono state elaborate in altrettanti tavoli di confronto e riguardano: Open Data e Giovani, Cultura dei dati, Giovani protagonisti del cambiamento, Partecipazione attiva, Innovazione della Pubblica Amministrazione e Legalità, Cultura e Città , Ecosistema e Sviluppo del Territorio, Maker e Fabbricazione Digitale, Smart City.

«Mi fa molto piacere – ha detto Bianco – respirare quest’aria di innovazione in questo Palazzo e le sensazioni di efficienza, modernità, positività e simpatia che questa riunione mi ha trasmesso. Con questi ingredienti si può fare qualsiasi cosa ed essere all’altezza di qualunque sfida».
Il sindaco ha espresso «un grazie sentito alla Consulta Giovanile» per l’iniziativa sottolineando che un Comune è come un essere vivente dotato di anima, che riesce a dare il meglio o il peggio.

«Nel 1988, ad esempio – ha ricordato Bianco – ci fu la scelta di innovare attraverso la trasparenza e nacque anche quello Sportello Unico per le Imprese che ebbe un formidabile successo, tanto che l’allora ministro Bassanini, padre della riforma della Pubblica amministrazione, lo prese come spunto per una legge dello Stato. Oggi le cose che ho sentito mi sono piaciute molto. Partiamo subito magari con tre o quattro progetti, in maniera progressiva in modo che in pochi mesi si possa fare tutto. Sono pronto a sostenere con forza questa iniziativa, ma bisogna pensare in chiave metropolitana, in maniera che nella primavera prossima ci sia un ulteriore strumento per collegare Catania a quel grande e importantissimo evento che sarà l’Expo 2015 di Milano».

«Chi si occupa di innovazione – ha aggiunto Antonio Perdichizzi – vuole avere un ruolo attivo e collaborativo con la pubblica amministrazione, perché la tecnologia non è un fine, ma il mezzo per risolvere i problemi della città. Oggi abbiamo avviato un percorso costruttivo basato su proposte concrete e sull’intento di realizzarle, insieme».
«La due giorni – ha dichiarato Pierangelo Spadaro, presidente della Consulta giovanile – ha prodotto dieci proposte operative e ha accolto con entusiasmo le proposte. Questo è Code 4 Catania un momento in cui pubblica amministrazione e cittadinanza attiva si incontrano per trovare soluzione condivise per tutta la città».

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