Il Catania riaccende le speranze ma è vietato fare previsioni sull’incontro con il Latina

Sebastian Leto

Sebastian Leto

Vietato parlare di promozione, vietato pensare che il Catania possa lottare per la serie A, ma la svolta sembra vicina: il pari di Trapani ha galvanizzato l’ambiente e adesso anche i tifosi – inizialmente estremamente delusi dalla stagione del Catania – sembrano credere che qualcosa stia cambiando e che forse la massima serie, non è poi così lontana…
La rivoluzione Sanniniana
Non chiamatelo ‘Santo’, “forse il suo ruolo è più simile a quello di un medico”, come lui stesso ha spesso sottolineato, ma di certo un po’ rivoluzionario lo è: Giuseppe Sannino, ha cambiato mentalità al Catania e ha portato il suo credo sul terreno da gioco, trasformando quello che da almeno quindici anni era il modo di giocare degli etnei. Goodbye alle tre punte, addio al 4 4 3, marchio di fabbrica certamente del Catania di Pulvirenti, ma in generale della formazione rossoazzurra che ha nel Dna da sempre questo modulo, per fare spazio a uno più attento 4-4-2.

Un esperimento nato in una situazione di emergenza, che fino a ora si è mostrato vincente: nessuna giocata spettacolare, se non quella frutto dei singoli, ma una squadra che in campo si conosce, lavora bene in fase difensiva e riesce a essere prepotente in fase di attacco. Insomma un gruppo ordinato, che commette meno errori. Questo è il Catania di Sannino, di un tecnico amatissimo dai tifosi, di un uomo che ha provato prima a entrare nella testa dei giocatori, ancora stravolti da una retrocessione inaspettata e da un inizio di stagione traumatico e ha poi indicato ai singoli come muoversi e al gruppo come lavorare da squadra. Ma soprattutto, cosa più importante, è riuscito a ricompattare uno spogliatoio che non sembrava del tutto coeso al suo arrivo. Lo score del tecnico è certamente positivo, specialmente in casa, ma non sufficiente per una promozione ancora tuttavia assolutamente possibile per un gruppo che sulla carta non ha rivali. E se Leto si dimostrerà quello di Trapani, sognare si può.

IL LAVORO è SOLO A META’

La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa, ma di sicuro la via imboccata è quella giusta.
La preparazione atletica si è rilevata forse eccessivamente pesante e solo ora i rossoazzurri hanno iniziato a correre e a muoversi in un certo modo e poi la sfiga ha giocato il suo ruolo piuttosto importante con giocatori chiave, che hanno subìto infortuni anche gravi. Adesso, anche l’infermeria si sta lentamente svuotando e uomini fondamentali come Almiron e Spolli sono tornati a lavorare in squadra e a essere protagonisti in campo.

IL PROSSIMO MATCH

Il Catania, domenica alle 18, riceverà in casa il Latina, squadra in sofferenza relegata agli ultimissimi posti della classifica. Attenzione però a pensare che sia una partita semplice, i laziali sono una squadra ostica che si chiude a riccio in difesa, giocando con dieci uomini dietro la palla, cioè il tipo di gioco che manda in sofferenza gli etnei. E tra i neroazzurri ci sarà anche una vecchia conoscenza dei tifosi: quel Michele Paolucci, attaccante di Recanati, che fu protagonista con la maglia rossoazzurra nella stagione 2008-2009 e che siglò la quarta e ultima rete nell’indimenticabile derby di Palermo del 1° marzo 2009, quando gli etnei allenati da Zenga, vinsero 4-0 al Barbera.

I PRECEDENTI

Due soli precedenti tra Catania e Latina, entrambi alla fine degli anni 70: per i rossoazzurri una sconfitta nel 1978 e una prepotente vittoria per 5-1, nel 1979.

Antonietta Licciardello

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