Sabato 29 torna la Colletta Alimentare per garantire il diritto al cibo a sei milioni di italiani

Presentazione della Colletta, da sinistra padre Orazio Bonaccorsi, Francesco Valora, Domenico Messina e Federico Bassi

Presentazione della Colletta, da sinistra padre Orazio Bonaccorsi, Francesco Valora, Domenico Messina e Federico Bassi

Domani, sabato 29 novembre si terrà in tutta Italia la diciottesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (GNCA). Più di 135.000 volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in oltre 11.000 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 8.898 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano oltre 1.950.000 persone povere. Quasi un terzo dei sei milioni censiti dall’Istat nel 2013.

In provincia di Catania sono 201 i supermercati che hanno aderito alla Giornata della Colletta Alimentare e oltre 2.000 i volontari con la pettorina gialla che inviteranno a donare prodotti a lunga conservazione. Un atto singolo che diventa atto di popolo attraverso quel gesto familiare che è fare la spesa.
«Esiste un bisogno più originario e profondo che accomuna chi ha il cibo e chi non ce l’ha – ha dichiarato Federico Bassi, segretario nazionale della Colletta Alimentare – ed è quello di essere felici, accettati e voluti così come siamo». Un gesto così semplice che ha un ritorno di completezza per chi lo compie. Così tanto ampio che persino chi è in carcere lo rinnova ogni anno dal 2012. E pur etichettato come «“brutto, sporco e cattivo” sceglie di donare ciò che può a chi è svantaggiato. Sono i detenuti del carcere di piazza Lanza – dichiara il dott. Giuseppe Avelli, funzionario del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che si occupa di rieducazione dei detenuti – che aderiscono alla giornata della Colletta e donano i generi alimentari consentiti dal carcere» e dalle loro possibilità.

Colletta-2Un’iniziativa quasi singolare, ma di certo inedita per la città di Catania, che è stata proposta al carcere dai 14 volontari del Banco Alimentare coordinati dall’ing. Francesco Valora e che riscontra un grande successo tra i detenuti per due finalità, una concreta e l’altra comportamentale.
La prima dà loro la possibilità di offrire aiuto a chi vive una condizione di disagio sociale, la seconda è una ricaduta positiva verso se stessi come soggetto di iniziative meritorie verso la società che lui per primo ha colpito.
«Abbiamo iniziato questa attività con i detenuti nel 2012 – afferma Valora – come gesto educativo per noi e per loro: una corrispondenza tra ciò che si è compiuto e ciò che ognuno si porta dentro. Allo stesso tempo però rappresenta una risposta al bisogno che emerge all’interno del carcere. Questi poveri uomini, che sanno di essere esclusi dal contesto sociale, hanno anche loro un cuore e un desiderio di bene verso l’esterno e la Colletta è risultato un gesto fortemente educativo».

«Nel 2009 i reclusi a piazza Lanza erano più di 640 in condizioni davvero proibitive. Oggi – continua Valora – siamo arrivati a 363 di cui un terzo non sono italiani e 22 donne. Nel 2012 siamo riusciti a raccogliere 130 kg di derrate alimentari, 85 kg nel 2013. Può sembrare una goccia nel mare ma per molti di loro donare mezzo chilo di pasta o di zucchero è un vero sacrificio. E sono molti quelli che si scusano di non poter offrire di più perché comprendono – conclude Valora – veramente il senso della fame che vive in questo momento la nostra società».
Piazza Lanza al momento è l’unico carcere a Catania che partecipa alla giornata della Colletta Alimentare. In tutta Italia sono 27 le carceri che partecipano grazie a un’iniziativa promossa nel 2010 e inaugurata con un carcere di Milano.

Colletta-1In tre anni il numero dei poveri è praticamente raddoppiato e il dato disponibile, offerto dall’Istat, è quello del 2013. Le previsioni per il 2014 non sono lusinghiere e sapere che «è la classe media quella che inizia ad aver bisogno di aiuto – afferma Domenico Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus – non tranquillizza ma fa comprendere quanto è importante il senso della carità e della gratuità nei confronti di chi ha fame. In Sicilia, tramite le 990 strutture accreditate con il Banco, diamo aiuto a 370mila persone e a 37.300 bambini al di sotto dei 5 anni di età».

Le porte del Banco Alimentare sono aperte a quanti hanno voglia di sperimentare “sulla propria pelle” il significato di questa donazione. Si cercano giovani volontari che aiutino a scaricare quanto arriva dai supermercati. Spalle forti per forti emozioni nella piena condivisione di un momento che non si dimenticherà tanto in fretta. Chi vuole aderire può mandare un’email a colletta@siciliact.bancoalimentare.it
In tutto il territorio nazionale è stato attivato il numero verde 45504 per gli SMS solidali che sarà attivo fino al prossimo 4 dicembre. È possibile donare 2 euro chiamando da cellulare. A scelta, 2 oppure 5 euro, chiamando da numero fisso.

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