Meltin’folk: cibo per le orecchie, linfa per l’anima

MeltinfolkDa domani, il Castello Ursino a Catania si animerà con la X edizione di Meltin’folk che darà spazio alle “voci di Sicilia”, in cartellone anche una mostra di strumenti musicali e dei workshop di tamburo e danze popolari.
Meltin’folk, festival internazionale incentrato sulle tradizioni musicali, ritorna infatti in città nell’ambito delle celebrazioni del Natale siciliano. Il focus sarà sulla vocalità e le sue infinite correlazioni, spaziando nelle diverse espressività della Sicilia.
L’inaugurazione della manifestazione venerdì 12 è affidata ad Antonio Smiriglia con i Cantori Popolari Galati Mamertino e Giancarlo Parisi alla zampogna. Sabato 13 si esibirà la palermitana Veleria Cimò con lo spettacolo dal titolo “Terramadonna”. Domenica 14 verrà invece inaugurata Zampognarea, la mostra di strumenti e fotografie, un appuntamento curato da Maurizio Cuzzocrea in collaborazione con l’Associazione Areasud, che è ormai da tempo legato al festival e ne completa le attività. Molto atteso al suo interno, come di consueto, l’appuntamento con il raduno degli zampognari, i quali ci trasporteranno nel cuore dell’atmosfera natalizia con le antiche cantilene dei loro magici e arcaici strumenti. Si prosegue poi lunedì 15 con il quartetto dei Fratelli Mancuso, che ripropone una rilettura dei linguaggi musicali attuali del Mediterraneo con voci, ghironda, pianoforte, violoncello e percussioni. Le attività si chiuderanno il 2 gennaio con il recital Il Canto di Maria, ossia un viaggio nella natività di Gesù di Nazareth secondo sua madre.

Il festival, grazie alla collaborazione con l’associazione Il Ballatoio di Catania, si arricchirà del workshop di voce e tamburo tenuto da Valeria Cimò il 14 dicembre e del workshop di danze popolari curato da Alfio Longo martedì 30.
Il festival, realizzato quest’anno volutamente nella sala monumentale del Castello Ursino sarà anche un’occasione per immergersi nel folk attraverso la condivisione, l’incontro, la collaborazione, la contaminazione di stili e culture. Ci sarà spazio per i bambini, le famiglie, per incontrare gli artisti prima e dopo lo spettacolo. Ma al contempo Meltin’folk lancia un messaggio: la musica non si trova soltanto nelle sale da concerto, da sempre abita il quotidiano, è viva in mezzo a noi, popola il nostro mondo e si trasforma con esso. È cibo per le orecchie, ma anche linfa per l’anima.

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