Dario Marcolin al Calcio Catania per riemergere?

Dario Marcolin

Dario Marcolin

Volto noto ai tifosi rossoazzurri per essere già passato dal Catania nel 2009, Dario Marcolin è l’uomo che la società ha scelto per provare l’impresa impossibile, cioè risalire la classifica almeno fino all’ottava pozione che significherebbe avere la possibilità di accedere ai play off. È il terzo tecnico della stagione per i rossoazzurri dopo Sannino e la doppia esperienza di Pellegrino.
Carismatico e metodista da giocatore, eccellente tattico in panchina, Dario Marcolin con il Catania si gioca una buona fetta della sua carriera come allenatore. L’ex centrocampista della Lazio ha, infatti, ottenuto eccellenti risultati solo da allenatore in seconda, mentre quando ha guidato personalmente le squadre che gli erano state affidate ha collezionato solo tre esoneri. Dunque alle pendici dell’Etna, Marcolin cerca un riscatto che lo porti a imporsi nel panorama nazionale come allenatore.

UNA SCELTA SOGNATA DA ANNI
Una scelta voluta quella di Marcolin che, quando è stato contattato dalla dirigenza etnea per sostituire Maurizio Pellegrino, ha rescisso un importante contratto da commentatore con una famosissima tv satellitare. Non una mera questione economica dunque, ma proprio la voglia di sedersi nuovamente in panchina e vincere.
«Sono tornato a casa – ha dichiarato l’allenatore appena messo piede a Torre del Grifo Village, a dimostrazione di quanto sia stata voluta e non casuale la scelta Catania -.
Da quattro anni ero stato accostato in continuazione al Catania e non vedevo l’ora che la scelta si potesse concretizzare. La voglia di far bene e lavorare è tanta».
È arrivato in città con il suo fidato vice Enrico Annoni, che affiancherà il resto dello staff tecnico, che rimarrà, dunque, immutato. Nessuna vera rivoluzione dunque: resta al suo posto Giampiero Ventrone, il preparatore atletico tanto discusso da stampa e tifosi.

IL CURRICULUM DELL’ALLENATORE
Dario Marcolin è nato a Brescia 43 anni fa e ha iniziato da piccolissimo a giocare a calcio nel ruolo di centrocampista.
Ha provato anche l’avventura del calcio a 5, prima di decidere di appendere le scarpette al chiodo per diventare allenatore.
È stato una vera e propria bandiera della Lazio e ha poi anche giocato per Cagliari, Genoa, Napoli, Piacenza, Sampdoria, Cremonese e Blackburn. Il suo vagabondare gli ha permesso di vincere due campionati europei con la maglia dell’Under 21, uno scudetto con la Lazio, due Coppa Italia e due Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa.
Da sempre considerato un allenatore in campo, per la sua brillante visione di gioco e personalità, ha iniziato la carriera di allenatore come vice di Mario Somma prima e Serse Cosmi dopo, nel Brescia. Ha collaborato tecnicamente con l’Inter, dove era assistente di Roberto Mancini, prima di essere tesserato come allenatore nel 2008 dal Monza, dove è stato esonerato dopo sei mesi. È nel 2009 che approda a Catania con Mihajlovic e segue il serbo anche nella Fiorentina per la grande amicizia che li lega da sempre.
Per questo conosce la piazza molto bene, ha avuto modo di apprezzare i tifosi e la Città.
E a Catania vorrebbe far decollare la sua carriera. Nel suo pedigree da tecnico anche altri due esoneri: nel 2012 diventa allenatore del Modena e subentra a Cristiano Begordi, ma viene cacciato dopo 8 mesi. Nel 2013 l’avventura col Padova. Subentra a Fulvio Pea, ma viene esonerato ancora una volta dopo aver raccolto solo un punto in sei giornate.

ATTEGGIAMENTO TATTICO
Predilige un atteggiamento tattico offensivo e punta spesso sul 4-2-3-1. Ma ama molto fare anche il 4 3 3, per averlo più volte proposto come vice di Mihajlovic. Nel 2009 i due hanno spesso giocato con il 4 1 4 1.

DICONO DI LUI
I tifosi hanno apprezzato molto la decisione di farlo arrivare in città per salvare la baracca.
Tuttavia, visto la tragica situazione che vive il Catania con 28 infortuni muscolari registrati in 21 giornate, i supporter etnei hanno espresso chiaramente la loro opinione chiamandolo sui social “eroe o pazzo” per essersi messo alla guida della squadra rossoazzurra.
Antonietta Licciardello

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