Catania dice sì al Piano Prevenzione contro tutte le corruzioni e le illegalità

Palazzo degli Elefanti

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La giunta municipale di Catania ha approvato il Piano Triennale di Prevenzione della corruzione e dell’illegalità e il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità che sono stati unificati in un unico documento, seppur distinto in due parti, sia per facilitare la consultazione sia per rafforzare il principio di trasparenza quale misura strategica di prevenzione e meglio coordinare le misure e le azioni previste nei due strumenti di programmazione.
Il segretario generale del Comune di Catania, Antonella Liotta, che insieme all’assessore alla Trasparenza e Legalità Rosario D’Agata, ha elaborato il documento, spiega: «Non è un piano fatto da una sola persona ed è in questo che sta il suo valore e la sua forza. Dopo l’adozione del Piano 2014, tutte le Direzioni comunali si sono attivate per contribuire alla redazione del nuovo Piano. Sono stai censiti dai 130 ai 140 processi amministrativi per ogni Direzione, introducendo concetti manageriali e non solo amministrativi. Individuati i possibili rischi abbiamo elaborato la prevenzione per evitarli. Da qui l’individuazione delle misure che, essendo state elaborate utilizzando paramenti della pubblica amministrazione centrale, sono state adeguate alla pubblica amministrazione locale».
Il Piano rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione comunale sistema e descrive un “processo” articolato in fasi, tra loro collegate concettualmente e temporalmente, finalizzato a formulare una strategia organizzativa di prevenzione del fenomeno della corruzione. Gli obiettivi sono: individuare le attività per le quali è più elevato il rischio di corruzione, prevedere misure idonee a prevenire tale rischio, gestire il rischio, promuovere misure e azioni di diffusione della cultura della legalità nell’organizzazione, integrare le misure di prevenzione con le misure di trasparenza e con il Piano delle “performance”, attivare procedure per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare in aree particolarmente aperte alla corruzione.
Per il Comune di Catania, oltre a costituire la strategia dell’ente per la prevenzione e il contrasto alla corruzione è anche «una grande opportunità di cambiamento e miglioramento continuo dell’organizzazione».
Il Piano, oltre al già citato coinvolgimento di tutte le Direzioni, individua in tutti i dipendenti, e in particolare nei dirigenti, i soggetti attuatori.
A loro, ed a chiunque a qualsiasi titolo operi all’interno dell’ente, si richiede esplicitamente il rispetto dell’etica pubblica e comportamenti volti ad assicurare la qualità delle relazioni con i cittadini che devono essere sempre improntate al rispetto istituzionale.

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