Il Governo ci ripensa: niente tassa sul versamento di contanti

soldiAGGIORNAMENTO DELLE 17.07 – Il Governo inverte la rotta e ci ripensa. Gli strumenti che dovrebbero limitare e sconfiggere l’uso del contante al momento vanno nel dimenticatoio. Frena anche sugli sconti che erano stati previsti per gli acquisti con carte o bancomat. Queste sono le decisioni al momento, ma la riunione del Consiglio dei Ministri attesa per venerdì saprà dare risposte più ampie. È fuori di dubbio, comunque, che questa è stata una prova generale. Il provvedimento tornerà a essere protagonista… questione di tempo.

LA NOTIZIA DELLA MATTINA – Il Consiglio dei Ministri si riunirà per la 50° volta venerdì 20 febbraio e ha, all’ordine del giorno, una possibilità o meglio una bomba di fuoco per gli italiani: un’imposta di bollo proporzionale per versamenti superiori ai 200 euro in contanti. Cioè chi versa in contanti pagherà una tassa e più versi sul conto nella stessa giornata e più paghi. Il motivo sembra sia spiegato dal fatto che si intende limitare l’uso del contante a favore di bancomat e carte di credito ma ci sono intere fasce di popolazione che il bancomat – ancora – non sanno neanche cosa sia.

Ovviamente i più tartassati al momento sembrano i commercianti e ancora di più forse i bar e i negozi che vendono beni che costano pochi spiccioli. Ma da questa scure non è escluso nessuno, neanche i supermercati o i privati cittadini.

Ancora non c’è nulla di stabilito e sul sito governo.it non c’è un rigo in merito. La notizia è stata data stamattina dal Sole 24Ore e poi ribattuta da quasi tutte le testate nazionali. Come verrà gestita questa nuova imposta ancora non si sa, ma gli italiani che hanno appreso la notizia anche sui social network stanno già pensando alla “visola” (mattonella in siciliano, nda) sotto cui custodire i propri contanti. Insomma qualcuno pensa che si tornerà alle abitudini ante guerra mentre altri hanno pensieri più bellicosi anche a fronte delle innumerevoli tasse che paghiamo e che contiuano ad aumentare. Quest’anno arriveremo al 43,2% e per il 2016 si prevedono aumenti fino al 43,7%. Ma dal conteggio manca l’iva e tutte le imposte che versiamo senza neanche accorgercene. Ad esempio quando facciamo benzina. È proprio vero, Piove Governo Ladro.

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