Metropolitana Catania, procedono i lavori e i sondaggi geognostici anche per scoprire sottoservizi

Via Del Plebiscito, i lavori per la metropolitana

Via Del Plebiscito, i lavori per la metropolitana

Sono in corso i sondaggi geognostici per lo studio della crosta terrena nel tratto che va da piazza Stesicoro-Aeroporto finalizzato alla progettazione e costruzione della galleria in tutto il suo percorso per l’ampliamento della rete ferroviaria sotterranea. I lavori lungo la tratta sono arrivati in via Plebiscito angolo via Campisano. Essi consistono nella perforazione di pozzi profondi circa 25 metri e un diametro di 120 centimetri per saggiare la consistenza del sottosuolo e definire gli interventi di progettazione per i quali hanno già avuto le relative ordinanze dalla Pubblica Amministrazione. Tutte le procedure e la coordinazione dell’opera sono affidati alla ditta Sidercem Srl che si definisce Istituto di Ricerca e Sperimentazione Materiali da Costruzione con sede a Caltanissetta e Misterbianco.

A saggiare la consistenza del sottosuolo si è iniziato già da alcune settimane, con i primi carotaggi nell’area di piazza Stesicoro verso via Vittorio Emanuele lungo la via Plebiscito, perché per la nuova linea della metropolitana, la Stesicoro-Aeroporto, sono previste sette fermate intermedie: Benedettini, Vittorio Emanuele, Palestro, Palermo, Verrazzano, Librino e Santa Maria Goretti. I carotaggi (campionatura del sottosuolo) servono a verificare la natura del suolo e se è geologicamente adeguato, in modo da capire come procedere per gli scavi – spiega un geologo addetto ai lavori del cantiere della Sidercem, che sta eseguendo i lavori per conto dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto. Cioè il gruppo Cmc di Ravenna.

«Quelle che stiamo eseguendo si chiamano indagini geognostiche – spiega il tecnico addetto ai lavori della Sidercem – le difficoltà maggiori sono all’inizio di ogni perforazione fino ai primi 2 metri di profondità perché in quel tratto si possono trovare sottoservizi elettrici, telefonici, acqua, gas ecc. per cui ci si avvale di attrezzature adeguate dette ecoscandagli. Siamo vigili e se intercetteremo strutture anche di natura archeologica prenderemo i dovuti provvedimenti di tutela».

Carmelo Santangelo

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