“Spoglia a Cristo e vesti a Maria”… il mistero semiserio delle panchine trafugate

5 A - Le panchine in marmo di Corso delle Province 3Nella notte ombre furtive si sono mosse in corso delle Province. I residenti, nel sonno, hanno percepito qualcosa. Qualcuno, immerso nel calore del proprio letto, ha temuto in cuor suo che fosse qualche ladro d’auto in azione. Solo al sorgere del sole la verità sui fatti della notte: erano sparite cinque panchine. Di quelle grosse, pesanti, di marmo. Ma quale ladro poteva trovarle utili, con quali mezzi le ha potuto sottrarre? Domande che per un intero giorno non hanno trovato riposta e che hanno macerato i cervelli degli abitanti della zona che non hanno potuto far riposare terga e posteriori affaticati. La risposta è arrivata il giorno dopo, quando le panchine sottratte in corso delle province sono miracolosamente apparse in piazzale Cannavò. Altro che ladri, erano stati gli operai del Comune a perpretrare il “furto”, ops, no, la delocalizzazione notturna dei pesanti sedili architettonici. Lo scoramento è diventato ancora più forte per i poveri residenti della zona. Non solo vessati da quelle infami e inopinate rotatorie che producono traffico a tutte le ore del giorno e tengono lontani i clienti dalle botteghe della zona, ma adesso anche privati di cinque panchine. Avrebbero, i vecchietti, trovati abbastanza posti per sedersi tutti? Avrebbero le affaticate massaie potuto poggiare le pesanti borse della spesa? E le bambinaie cullare i bambini nelle carrozzelle stando comodamente sedute? Quesiti angosciosi che hanno aggravato la già fragile situazione psicologica ed esistenziale di una zona della città già scossa dalla nascita delle predette rotatorie. Qualcuno, pare, si sia recato fino in piazza Cannavò dove si è commosso fin quasi alle lacrime mentre con la mano sfiorava le avite e sottratte panchine.

Le panchine in marmo di Corso delle Province 2

Le panchine in marmo di Corso delle Province 2

Cinica la spiegazione del comune. Lo spostamento è stato fatto per razionalizzare la presenza delle panchine in corso delle Province, erano troppe e alcune anche collocate in maniera da impedire un agevole passaggio ai pedoni. Questa razionalizzazione, spiegano i tecnici del comune, con tutta probabilità vedrà la ricollocazione di altre panchine. Quindi gli abitanti non hanno nulla da temere: un po’ d’attesa e tutto tornerà come prima, o quasi. Al limite si farà un’altra rotonda naturale… ma questa volta avrà la forma di un divano circolare.

Mat

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