Finalmente una vittoria per il Catania: 1-0 sull’Avellino

matoVittoria doveva essere e vittoria è stata. L’undici di Marcolin ha dimostrato di aver ricompattato idee e gioco ed è riuscito a battere questo pomeriggio 1-0, un non irresistibile Avellino. Poco importa se la partita non è stata emozionante, i 3 punti erano l’unica cosa che contava. La classifica adesso può essere guardata con ottimismo e la salvezza, che significherebbe anche sopravvivenza sportiva, può essere agguantata, ma bisogna crederci fermamente e iniziare a vincere anche lontano dal Massimino.

LA PARTITA

È una partita da dentro o fuori e Dario Marcolin sembra saperlo benissimo tanto da decidere di tornare all’antico e optare per il 4-3-3, modulo da sempre nel dna dei rozzoazzurri. Il risultato è quello che la squadra è molto ben disposta in campo, si muove bene e soprattutto inizia anche a essere presente atleticamente: segnale chiaro che la cura Neri funziona. Terracciano è molto presente e non fa per nulla rimpiangere Gillet, costretto a dare forfait per gli impegni con la nazionale belga. La difesa funziona a metà: bene cioè gli esterni Del Prete e Mazzotta, meno bene il duo di centrali composti da Sauro e Ceccarelli. Tanto è vero che complice un infortunio, Marcolin al trentesimo richiama Sauro in panchina, schierando Capuano al suo posto. Il centrocampo è particolarmente brillante anche se Sciaudone non è ancora quello dell’arrivo a Catania. Molto bene l’eterno Rosina: ispira, dirige e usa la fantasia per imbeccare Calaiò e Maniero. La squadra prova a fare la partita, si intravedono segni di miglioramenti rispetto alle ultime gare, ma il gruppo rossoazzurro manca comunque di lucidità. Idee tante, ma concretezza davvero poca.
La svolta arriva al 41’esimo quando Calaiò viene atterrato in area da Fabbro, sugli sviluppi di un’azione pericolosa partita dai piedi di Maniero e Rosina. L’arbitro Baracani di Firenze decide per il rigore. Con estrema lucidità è lo stesso attaccante palermitano ad andare sul dischetto e a battere un semi pallonetto, che mette a sedere Frattali. Un vantaggio meritatissimo per i rossoazzurri. Nel secondo tempo Marcolin corre ai ripari inserendo Castro al posto di un poco motivato Maniero. Non cambia molto a livello tattico. I rossoazzurri sono anche sfortunati quando a dieci minuti dalla fine Castro calcia un bellissimo diagonale che lambisce il palo. Gli etnei respirano in classifica e per una notte potranno non pensare agli incubi retrocessione. C’è poco tempo però per festeggiare, perché giovedì sera si torna in campo a Varese dove l’imperativo sarà vincere. Gli etnei non riescono a centrare i 3 punti lontano dal Massimino, da quell’inutile 2-1 sul Bologna della scorsa stagione che non li salvò dalla retrocessione. Questo è dunque il momento per sfatare il tabù delle trasferte.

Tabellino
CALCIO: SERIE B. CATANIA – AVELLINO 1-0 (TABELLINO)
CATANIA (4-3-1-2): Terracciano 7.5; Del Prete 6, Sauro 4.5 (30’ pt Capuano 6), Ceccarelli 6.5, Mazzotta 6.5; Sciaudone 7, Rinaudo 6, Odjer 6.5 (22’ st Escalante5.5) ; Rosina 6.5; Maniero 6 (11’ st Castro 6.5), Calaiò 7.5.
In panchina Ficara; Parisi, Piermateri, Di Grazia, Barisic, Rossetti.
Allenatore: Marcolin 6
AVELLINO (3-5-2): Frattali 6; Pisacane 6, Fabbro 6, Chiosa 6; Regoli 6.5 (5’ st Castaldo 6) Arini 6 (9’ st Zito 6); Kone 5.5, Schiavon 6, Bittante 6; Soumarè 6, Comi 6 (34’ st Mokulu s.v.).
In panchina: Comis, Bavena, Almici, D’Angelo, Angeli, Filkor.
Allenatore: Rastelli 6
ARBITRO: Leonardo Baracani di Firenze 6.
NOTE: giornata primaverile, terreno in buone condizioni.
GOL: Calaiò (Ct, 41’ pt RIG)
Ammoniti: Arini, Fabbro, Chiosa, Kone per l’Avellino; Mazzotta, Castro e Rosina per il Catania.
Angoli 5-3 per il Catania.
Recupero: 2’; 5’.
Spettatori 13273. Incasso: 19446

Antonietta Licciardello

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