Nuove speranze per i due marò: l’India concede a Latorre una proroga di convalescenza

I due Marò, Massimiliano Latorre e Fernando Girone

I due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

L’Italia e soprattutto i due militari potrebbero finalmente uscire da una faccenda nata male e gestita ancor peggio. Nata male, il 15 febbraio 2012, quando qualcuno ha autorizzato il dirottamento della “Enrica Lexie” in acque indiane, e poi nella rada di Kochi. L’errore di aver autorizzato il dirottamento è stato seguito da una lunga serie di errori e superficialità, sino ad arrivare a quelli successivi, clamorosi, nei quali, dopo aver mandato allo sbaraglio i due marò, si è riusciti a mandare allo sbaraglio anche l’ambasciatore italiano in India. Dopo mesi di tensioni e polemiche, adesso l’atteggiamento dell’India sembra essere diventato più morbido, tant’è che la Corte Suprema ha concesso a Massimiliano Latorre di rimanere in Italia fino al prossimo 15 luglio in modo da continuare le cure dopo l’operazione al cuore. Salvatore Girone si trova invece nell’ambasciata italiana di Nuova Delhi dove ha trascorso la Pasqua insieme alla famiglia. La Corte indiana ha anche auspicato che il processo contro i due militari inizi al più presto. A fine aprile si dovrà decidere se del caso dovrà occuparsi l’antiterrorismo.

Attraverso il suo profilo Facebook Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato, ha dichiarato: «Bene la decisione della Corte Suprema indiana per Massimiliano Latorre. Ma non dimentichiamoci di Salvatore Girone, che rischia di essere un “ostaggio in servizio permanente effettivo” in India» E il presidente della Commissione Difesa del Senato, Elio Vito ha twittato: «Concessa proroga di tre mesi di permesso per motivi salute a Latorre: saremo soddisfatti solo quando tutti e due i Marò saranno definitivamente liberi!».

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