Catania rinasce sottoterra: nel 2016 aprirà il primo tratto Metro. Oggi abbattuto “Nodo Fastweb” – GALLERY

Stazione piazza Giovanni XXIII, diaframma abbattuto e gli operai dietro al sindaco esplodono in un Viva La Musumeci

Stazione piazza Giovanni XXIII, diaframma abbattuto e gli operai dietro al sindaco esplodono in un Viva La Musumeci

La nuova Catania sta nascendo sottoterra. La metropolitana, infatti, con il suo grande impatto sulla mobilità cittadina, è destinata a cambiare in una manciata di mesi, il volto di Catania come è emerso dal programma di tempi e spese illustrato dal sindaco di Catania Enzo Bianco e dal Commissario della Fce Virginio Di Giambattista, i quali, dopo un’approfondita conferenza stampa, hanno guidato una visita ai cantieri sotterranei della Circum in piazza Stesicoro e in piazza Papa Giovanni XXIII. «Dopo quasi quindici anni di fermo – ha commentato il sindaco Bianco – in sette anni cambieranno la Mobilità e il volto stesso di Catania. Con il completamento della rete l’intero sistema della Mobilità a Catania è destinato a mutare profondamente. La metropolitana e l’intermodalità con Amt e Ferrovie, ma anche con sistemi di cabinovie e parcheggi scambiatori e con l’incentivo all’uso più mezzi come la bicicletta, libereranno la città da un traffico sempre più soffocante e da un inquinamento che incide pesantemente sulla salute dei cittadini».

Se oggi la rete metropolitana attualmente in uso a Catania è quella, in funzione dal giugno del 1999, tra la stazione Borgo e lo scalo Galatea-Porto, lunga appena tre chilometri e 800 metri – per percorrerli si impiegano 10 minuti con una frequenza delle corse di 15 minuti – sono in avanzata fase di realizzazione altre tre tratte lunghe complessivamente cinque chilometri che si prevede cominceranno a funzionare entro il 30 giugno del 2016. Tra poco più di un anno, dunque, la rete sarà quasi tre volte più lunga e partirà da Nesima, dove sta nascendo un grande parcheggio scambiatore, per raggiungere piazza Stesicoro, il cuore di Catania, a pochi metri da piazza Duomo.

Ma non è finita. Il sindaco ha infatti spiegato che si stanno realizzando altre due tratte, i cui progetti sono stati approvati e sono già stati affidati i lavori per i primi due lotti. Le nuove tratte sono Stesicoro-Aeroporto – lunga 6,8 Km con 8 stazioni – e Nesima-Misterbianco Centro – lunga 3,9 km con 4 stazioni – che consentiranno di collegare il centro di Catania con i quartieri della periferia ovest della città, con l’Aeroporto e con Misterbianco.

Per la Stesicoro-Aeroporto i lavori già appaltati sono quelli del lotto Stesicoro-Palestro lungo 2,2 km con un costo di 90 milioni di euro da completare entro il 30 maggio 2017.

I lavori già appaltati per la Nesima-Misterbianco Centro sono quelli per la galleria Nesima–Monte Po, lunga 1,7 km e con due stazioni con un costo di cento milioni di euro che sarà pronta entro il 30 giugno 2017. Per completare la tratta fino a Misterbianco Centro (con un costo di 124 milioni già coperti, l’avvio delle procedure per l’affidamento dei lavori dovrebbe avvenire entro il 30 marzo 2016.

Ma il vero e proprio miracolo è che si stima di completare i lavori fino all’aeroporto entro il 2022, in appena sette anni cioè. Il progetto, non ancora appaltato, prevede una spesa di 402 milioni da finanziare con fondi comunitari o statali e che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni.

A quel punto la Città metropolitana di Catania sarà servita da 20 km di sotterranea con 24 stazioni.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, al quale erano presenti anche gli assessori alla Mobilità Rosario D’Agata e ai Lavori pubblici Luigi Bosco, è stato sottolineato anche come, con l’apertura della stazione metropolitana di Nesima, si giungerà all’integrazione modale tra Fce e Amt. Nel parcheggio, infatti, più funzionale dopo la realizzazione di adeguate strutture di accoglienza, è prevista un’area per la sosta dei bus Fce. Nesima acquista dunque tutte le caratteristiche per divenire un polo d’interscambio strategico nel sistema della mobilità dell’intero territorio urbano etneo.

Ma quello di oggi non è stato solo un incontro – tra l’altro condito dalla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo di passaggio verso il Porto per affrontare la questione dei collegamenti via nave da Catania a Genova – ma anche un tour in due stazioni della Metro che verrà: quella di corso Sicilia praticamente pronta, ma senza rotaie né scale mobili in funzione, e quella di piazza Papa Giovanni XXIII che proprio oggi ha svoltato la sua vita. Stiamo parlando della stazione del “Nodo Fastweb” per intenderci: nel 2008 le fondamenta del palazzo interferirono con i lavori bloccandoli del tutto per sette anni. Oggi, dopo tanti lavori di consolidamento, è stato abbattuto l’ultimo diaframma annullando i 51 metri del tratto mancante. Giornata di festa quindi per il sindaco Enzo Bianco che ha assistito all’abbattimento dalla prima linea con tanto di elemetto di protezione che ha tenuto anche durante il brindisi. L’amministrazione riuscirà a stappare la prossima bottiglia di spumante entro il 30 giugno 2016? Ce lo auguriamo. Intanto cin cin a tutti.

Mat e Map

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