Nino D’Asero su Finanziaria: «Debiti anche per gli animali domestici». E Crocetta promette una manovra bis entro luglio

Palazzo d'Orleans - Sede della Presidenza della Regione sicilianaProblemi e problemi sulla Regione Siciliana. E così tra Expo 2015 e autostrade che crollano cattive notizie non ne servivano più. Eppure c’era almeno un altro fronte dove le cose sembravano essersi messe male per la Sicilia e, in particolare, per il suo presidente Rosario Crocetta: la finanziaria regionale. Si era perfino agitato lo spettro di un commissariamento e, perfino, il ricorso anticipato alle urne. Ma alla fine la Finanziaria c’è. «Siamo riusciti a fare una finanziaria salvaguardando la coesione sociale e risanando il bilancio della Regione eliminando privilegi – ha esultato Crocetta che ha aggiunto -. Stiamo salvando la Sicilia, siamo riusciti a fare una finanziaria salvaguardando la coesione sociale e risanando il bilancio della Regione eliminando privilegi in coerenza con l’azione intrapresa dal dicembre del 2012. Non si fugge dalle proprie responsabilità, troppo facile per qualcuno incassare norme della finanziaria e poi scappare dall’aula per arroccarsi sull’Aventino: ma i siciliani non sono stupidi, capiscono bene questi giochetti da vecchia politica. Ringrazio chi ha votato la finanziaria e anche chi pur non condividendola in pieno è rimasto solo in aula consentendo il numero legale. Presto, pensiamo a luglio, arriverà la manovra bis – ha continuato il governatore – perché c’è necessità di rettificare alcune cose, come ad esempio i contributi alle scuole, ai teatri, misure per il credito agli operatori. Con la manovra approvata abbiamo riconquistato con lo Stato quel rapporto che era stato messo in discussione dalla politica degli sprechi del passato. L’azione che abbiamo intrapreso ci consente inoltre di avere maggiore credito nei confronti del mondo della finanza e degli investitori con lo scopo di incrementare il Pil».

«Fatta la finanziaria – ha concluso Crocetta – ora ci concentreremo sul resto dell’agenda, dalle norme per lo sviluppo alla riforma dei Liberi consorzi e della burocrazia per sottrarre i cittadini dagli abusi e accelerare gli investimenti. I cittadini non possono continuare a essere vittime della corruzione e dell’elefantismo burocratico».

Ma è davvero tutto a posto? Per qualcuno proprio no. «Questa Finanziaria è meravigliosa – ha ironizzato il capogruppo all’Ars del Nuovo Centro Destra, Nino D’Asero -. Nel senso che meraviglia tutti vedere come ancora una volta sia priva di qualunque tipo di programmazione e si occupi quasi esclusivamente della spesa corrente.

Come in una famiglia dai conti disastrati, come per un giocatore d’azzardo incallito e perdente che fa debiti per coprire i debiti pregressi, si accendono mutui o, nel migliore dei casi, si spalma un disavanzo di 1.7555.000, migliaia di euro in tre annualità, facendo lievitare lo stesso deficit di altri 585milini. È pazzia».

«Stiamo indebitando pure gli animali domestici, altro che i nostri figli e i figli dei figli – ha aggiunto D’Asero -. Mutui per riparare strade che continuano ad attendere di essere riparate, rinunciamo a 674 milioni di fondi in conto capitale della nostra dotazione Fsc ex Fas e copriamo metà del concorso annuale al risanamento della finanza pubblica. E continuiamo ad accompagnare gli Enti locali alla bancarotta mentre ancora brancoliamo nel buio di una farraginosa legge di riforma delle Province».

«Una legge ancora una volta omnibus priva di programmazione e di futuro, così che ogni intervento nei settori lascia gli stessi impantanati e si occupa esclusivamente di casi specifici, forse semplicemente segnalati e quindi… dubbi. Non vorremmo fossero figli di interessi clientelari. E ci meraviglia anche un’altra cosa – ha concluso D’Asero – ci saremmo aspettati che, anche in nome di quella dignità politica che dovremmo difendere, il presidente Ardizzone operasse una seria azione di scrematura in questa legge farraginosa e dannosa».

Mat

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