Misterbianco lancia il progetto “Postailbullo” contro il cyber bullismo e la pornografia

Incontro sul bullismo - foto gruppoL’iniziativa che l’amministrazione comunale intende mettere in atto sul territorio per contrastare il fenomeno del bullismo nelle scuole ma anche della pornografia e del cyber bullismo si chiama “Postailbullo” e servirà a contrastare i rischi ai quali sono esposti i bambini ed i ragazzi in tenera età anche a causa della mancata attenzione delle famiglie. L’iniziativa prende spunto da una serie di segnalazioni giunte ai servizi sociali del comune di cui si è fatto carico il vice sindaco Marco Corsaro che è l’assessore ai Servizi sociali.

L’uso generalizzato ed eccessivo delle nuove tecnologie come i computer, gli smartphone ed i tablet, coinvolge i ragazzi in età sempre più precoce ma senza che le famiglie spesso adottino le misure di controllo e di contrasto.

Per evitare il diffondersi del fenomeno, alle prime segnalazioni l’assessore Corsaro ha riunito attorno a un tavolo i dirigenti e delegati degli istituti scolastici sul territorio, il capo settore dei servizi sociali del comune Pinella Di Pietro, il rappresentante della cooperativa Marianella Garçia e dell’Istituto Eden School che fanno parte dell’osservatorio d’area per il disagio e la dispersione scolastica e soprattutto chi istituzionalmente si occupa di questi problemi come il dirigente del compartimento della Polizia postale della Sicilia orientale dott. Marcello la Bella, il luogotenente Caliri in rappresentanza della tenenza dei Carabinieri di Misterbianco ed il comandante della polizia municipale Antonino Di Stefano, presenti anche l’assessore alla P.I. Santo Mancuso ed allo Sport Federico Lupo.

«Un momento di confronto importante – ha dichiarato al termine dell’incontro l’assessore Marco Corsaro – da cui partiamo per varare una delibera di giunta che permetta la divulgazione di linee guida operative per la tutela dei minori affinché si avviino le azioni di prevenzione e di contrasto del fenomeno attraverso anche una opportuna formazione anche dei docenti delle scuole».

L’intenzione, ancora allo studio, è anche quella di installare dei punti di raccolta anonimi di segnalazioni del fenomeno che spesso restano nel silenzio. Il progetto prevede anche una azione di divulgazione con l’adesione delle varie componenti che operano sul territorio.

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