Oltre le apparenze. La commedia “L’amico di papà” ha concluso la stagione di “Sotto il tocco”

08 C FOTO - La compagniaQuello andato in scena lo scorso fine settimana è stato l’ultimo appuntamento annuale con la stagione teatrale “Sotto il Tocco”: “L’amico di papà”, commedia di Edoardo Scarpetta diretta da Michele Russo ha tenuti incollati alle sedie gli spettatori del Teatro di via Ravanusa di San Giovanni La Punta per tutta la durata dello spettacolo.

Quasi due ore e mezzo di sipario aperto con i protagonisti della storia. Liborio (Enzo Tringale), padre di famiglia all’apparenza integerrimo e Felice (Luca Andrea Coco) figlio di un suo vecchio e ricco amico ma defunto. Felice, grato a Liborio per l’amicizia dimostrata alla sua famiglia, cerca di rendersi utile, di dare consigli per restituire i favori ricevuti dal padre e dal nonno cieco. Marietta (Rita D’Amico), la figlia di Liborio, vuole sposare Ernesto (Giorgio Nicolosi) dal quale è innamorata ma il padre desidera un “buon partito” e la vorrebbe sposa di Felice. Luisa (Linda Cantarella) si finge zitella per poter lavorare in casa di Liborio mentre è sposata con Ciccino (Patrizio Lo Verde) che a sua volta si finge accordatore di pianoforte per potere entrare in casa di Liborio e stare con la moglie.

Angelina (Anna Pelligra), consorte di Liborio, nota la mancanza di dimostrazione di affetto da parte del marito e grazie all’intervento di Antonio (Luca Parisi), fratello di Bettina (Elisabetta Russo) scopre le avance del marito con Bettina, una ragazza conosciuta in un’osteria. In casa di Liborio, oltre agli equivoci non mancano le situazioni bizzarre grazie a Pasquale (Luigi Pace), un maggiordomo tutto fare e l’intervento sanitario dell’eccentrica e stravagante dottoressa Paradiso (Enza Cabbane). Aldilà del sipario, gli spettatori hanno trovato costumi eccellenti e una scenografia, in cui gli attori si muoveranno in periodo di fine Ottocento, grazie alla fantasia degli scenografi Franco Sardo e Emanuele Cariotti. Una menzione particolare alla morale di quest’opera che non dovremmo mai dimenticare: mai fidarsi delle apparenze.

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