Nasce la “Piccola guida” di Militello. Realizzata in tre lingue per raccontare storia e commercio della capitale del barocco

Rita Di Trio proprietaria dell'Albergo Diffuso di Militello e Maria Carmen Messina graphic design

Rita Di Trio proprietaria dell’Albergo Diffuso di Militello e Maria Carmen Messina graphic design

Da alcuni giorni a Militello in Val di Catania è in circolazione una nuova pianta della città. Una “Piccola guida” dei luoghi e dei monumenti – tanti – più significativi di questo storico centro della provincia di Catania che l’Unesco dal 28 giugno 2002 ha inserito nella prestigiosa World Heritage List. Una guida che si rivela quindi uno strumento indispensabile di informazione turistica e nello stesso tempo di divulgazione culturale. Oltre alle classiche ma fondamentali indicazioni su come arrivare, dove pernottare, cosa e dove mangiare, la mappa (clicca qui per scaricarla) si rivela un ottimo percorso per rintracciare i siti di interesse storico e religioso, i monumenti e i musei. La pubblicazione riporta un congruo numero di attività commerciali, destinate inevitabilmente a formare rete tra loro, nonché la descrizione delle specialità gastronomiche e tradizionali del luogo, inserite nel più vasto contesto delle “Meraviglie del Val di Noto”.

La "Piccola guida" di Militello, lato ANon è stata, infatti, trascurata un’agile informazione sulle altre sette città (Catania, Noto, Modica, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli e Caltagirone) riconosciute patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO in quanto esse forniscono una notevole testimonianza del genio esuberante dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco nel sud-est della Sicilia. L’idea di pubblicare questa “piccola guida”, che piccola non è, è nata dall’impegno e dalla passione di due donne che vivono e operano a Militello, Maria Carmen Messina, laureata in Graphic design e comunicazione d’impresa, che ha curato l’impostazione complessiva, e Rita Di Trio, docente di lettere senza cattedra, come amava definirsi prima di intraprendere l’avventura imprenditoriale di Militello Albergo Diffuso di cui è titolare, che della guida ha curato i testi.

La "Piccola guida" di Militello, lato B«Siamo partite dall’idea che prima di tutto occorreva promuovere la città – ha commentato Rita Di Trio – poi coinvolgere il contesto commerciale e solo come terzo passo promuovere le strutture ricettive presenti nella città del barocco. Città, commercio e albergo diffuso sono infatti un unicum che non è possibile scindere se si intende portare avanti questa innovativa forma di ospitalità e di turismo relazionale».

Ma dietro la mappa c’è di più e le parole di Maria Carmen Messina ne sono l’emblema: «Per me c’è anche la soddisfazione di essere riuscita a realizzare quello che ho proposto nella mia tesi di laurea. Un disinteressato atto d’amore per la propria città che potrebbe rappresentare un mattoncino per la sua ricostruzione economica».

Aver realizzato questa pianta di Militello, che è possibile scaricare anche dalla pagina facebook “Militello Albergo Diffuso”, è solo l’inizio di questa attività di promozione.

La mostra di Bagnasco ad agosto

Un team vincente quello di Maria Carmen e Rita che non si è fermata alla mappa ma guarda al futuro ad ampio raggio. Proprio in questi giorni, infatti, è stata completata e sarà presto in pubblicazione una Guida trilingue (inglese, francese ed italiano) della città di Militello. In più per il mese di agosto hanno organizzato un’importante Mostra di sculture lignee di Girolamo Bagnasco che sarà ospitata nei locali del Museo d’Arte Sacra San Nicolò, struttura preziosa per la quantità e qualità di opere d’arte conservate ma, ovviamente, imprescindibile per l’incentivazione del turismo culturale della città stessa.

Tradotta in tre lingue propone anche i Cammini Francigeni

Concludiamo con due chicche inaspettate. La pianta ha una sua versione anche in lingua cinese e al suo interno è riprodotta anche la mappa dei Cammini Francigeni che hanno percorso questa parte della Sicilia. Una di queste vie passa proprio da Militello ed è grazie alle ricerche condotte da Rita Di Trio e altri studiosi che si è potuto ragionevolmente documentare questi “Cammini” e inserirli con orgoglio nella mappa.

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