Sergio Staino «La satira è una risposta al sopruso e la madre del dubbio». A “Sacrosante Risate” 40 tavole d’autore in mostra fino al 29

Staino e Giurbino a GammaZ

Staino e Giurbino a GammaZ

Catania – Una mostra irriverente. Un’esposizione dell’arte della satira ma anche un’occasione per discutere del potere e della necessità di metterlo alla berlina. Questo fine settimana, Catania ospita Sacrosante risate, la mostra di vignette satiriche organizzata dall’Uaar con la collaborazione di Officina GammaZ, l’associazione che ospita l’evento. E ieri, all’inaugurazione, ha avuto come padrino nientepopodimeno che Sergio Staino, tra i massimi esponenti di quest’arte antica come il mondo.

Non è grande il “pozzo di Gammazita” ma la sede di Officina GammaZ era stracolma di appassionati venuti a sentire il re della satira che ha raccontato – per due ore e forse più – del ruolo della satira e del senso di questo lavoro che “se non ha, alla base, la necessità di insinuare il dubbio, è inutile”. È un personaggio Staino e la sua ironia va ben al di là delle

La sede di GammaZ affollatissima

La sede di GammaZ affollatissima

sue vignette. Con quell’aspetto pacioccone e la barba bianca di chi la vita l’ha vissuta ha tracciato in poche battute – interrotte solo da un intervento in diretta a Caterpillar su Radio2 – la storia politica e satirica italiana. Ha rievocato Craxi tratteggiandolo come “grande nemico della satira perché era uno che diffondeva certezze. Un po’ come D’Alema. La satira vive situazioni incredibili, ma non muore mai e la sua ultima frontiera – ha aggiunto Staino – è la barzelletta”. Come quelle che si raccontavano su Berlino Est prima della caduta del muro. Una parla di Honecker, il secondo generale di stato del partito socialista della Germania dell’Est. Honecker si svegliava e salutava il sole “Buongiorno compagno sole” e il sole gli rispondeva di rimando “buongiorno compagno Honecker”. E così per tutto il giorno qualunque cosa facesse “buon pranzo compagno sole”, “buon pranzo compagno Honecker”, sempre così fino al tramonto quando, finalmente il sole rispondeva “leccami il culo compagno Honecker, sono a Berlino Ovest!”.

“È questa la satira una risposta al sopruso. La forma meno violenta della ribellione, e forse per questo – ha aggiunto Staino – fa incazzare di più. Prendere in giro vuol dire porsi intellettualmente al di sopra di chi si deride. È questo che dà fastidio della satira, che fa imbestialire i potenti”.

Un momento dell'incontro con Staino a Sacrosante risate

Un momento dell’incontro con Staino a Sacrosante risate

Questa è una mostra che capita in un momento particolare della storia dell’umanità… quanto è difficile per chi, come Lei, fa satira, religiosa o meno?
Fare della buona satira è sempre difficile, occorre una passione civile, una conoscenza della realtà, delle opinioni non conformiste e una certa dose di anarchica provocazione. Credo che queste che ho elencato siano doti necessarie a una visione laica e disincantata della realtà, una visione che deve sempre caratterizzare il nostro lavoro. Va da sé che le religioni, qualunque esse siano, con tutta la carica di dogmatismo che presuppongono, sono naturalmente nei nostri pensieri“.

Quale ruolo sociale attribuisce alla satira? Pensa sia terapeutica?
Di per sé l’esistenza di una satira libera concorre a determinare il grado di democrazia di un paese. È fuor di dubbio che, tra tutti i tipi di informazione, quella satirica, proprio per la sua irriverenza, sia la meno facile da digerire per un potere oscurantista. Credo che l’aspetto principale del nostro lavoro sia quello di contribuire a seminare dubbi ed è per questo che i poteri che si basano sulla diffusione acritica di certezze, ci vivono come guastafeste“.

Da dove nasce l’esigenza di mettere alla berlina il potere?
L’esigenza è la stessa che nasce in tutti coloro che vengono colpiti da un’ingiustizia. Se un potere si comporta in modo ingiusto e violento, è ovvio che questo generi nei colpiti, una reazione. Ecco, tra i vari tipi di reazione, quella satirica è una delle meno violente, non usando né pietre né bastoni né altri generi di armi ma solo creazione dell’intelletto: parole, gesti, disegni“.

Nell'ingresso di GammaZ qualcuno viene e qualcuno e va e chi va controlla che le foto siano venute tutte

Nell’ingresso di GammaZ qualcuno viene e qualcuno e va e chi va controlla che le foto siano venute tutte

Domande e riflessioni e sorrisi: Sacrosante risate è questo, ma è anche occasione per vedere quaranta tavole d’autore satiriche, realizzate dai maggiori disegnatori italiani – oltre allo stesso Staino anche Altan, Bandanax, Massimo Bucchi, Stefano Disegni, Ellakappa, Giorgio Franzaroli, Roberto Mangosi, Danilo Maramotti, Alberto Montt e Vauro.
La mostra proseguirà fino a domenica 29 novembre. Questi gli orari: stasera aperta fino alle 23; venerdì sabato e domenica ore 18-24.

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