Nel giorno del Sì il Comune di Catania “regala” sedie rotte, ragnatele e tante barriere architettoniche – GALLERY

L’Amministrazione comunale prevede dieci funzioni gratis (solo il costo delle marche da bollo) ogni settimana da lunedì a venerdì. Per sposarsi il sabato o in una location pulita e dignitosa bisogna pagare da 400 a 600 euro. In basso il box con la procedura e i costi

Sala matrimoni comune di CataniaCatania – Confessate, anche voi da piccole vi siete illuse quando vi dicevano che il giorno del matrimonio sarebbe stato il più bello della vostra vita e di aver creduto che le favole esistono davvero… in fondo, realmente, tutte intorno a voi, nonne, mamme e zie, dipingevano il giorno del Sì come la più bella delle storie a lieto fine, durante la quale la principessa avrebbe realizzato il suo sogno. Ma nessuno, quando fantasticava su un matrimonio incantevole e narrava le bellezze di questo giorno, aveva fatto i conti con il Comune di Catania, che sembra proprio aver dimenticato il concetto di bello ed elegante. A farne le spese sono, come nel peggiore degli incubi, i neo-sposini. Perché chi decide di sposarsi con rito civile al Comune di Catania, deve confrontarsi con una sala in cui pronunciare quel fatidico Sì sporca, deturpata, pericolosa e perfino irraggiungibile per i disabili, perché piena di barriere architettoniche.

La sala che il comune di Catania ha deciso di destinare ai matrimoni è in ristrutturazione e si trova in Corso Indipendenza. Quando sarà pronta? Giorni, settimane, forse mesi…. Le coppie, dunque, che hanno deciso di sposarsi nel capoluogo etneo e non vogliono, o possono, scegliere una location a pagamento, devono accontentarsi di una sala vetusta, quella che i dirigenti etnei hanno provato ad adattare per questa necessità. Il comune di Catania celebra dieci matrimoni gratis a settimana, dal lunedì al venerdì. Due funzioni di mattina, due di pomeriggio. Il rito viene quindi celebrato, in orario di lavoro, da un dipendente comunale che unisce in matrimonio la coppia in una sala che si trova al primo piano di via Castello Ursino numero 10, nella sede dell’Anagrafe.

Un diversamente abile salito a spalla nella sala matrimoni

Un diversamente abile salito a spalla nella sala matrimoni

Fin qui nulla di strano se non che il palazzo che ospita la sala matrimoni cade a pezzi e la sala sembra lo specchio di una città abbandonata. Iniziamo dall’ingresso, dove tre scalini conducono al portone principale e bisogna poi ancora superare dieci gradini per raggiungere il cortile. Risultato? Un diversamente abile che ha necessità di muoversi in carrozzina non può entrare se non viene letteralmente “preso a spalla” da un gruppo di volenterosi che lo aiutano a salire. Nel cortile del palazzo l’erba è incolta, gli alberi non vengono potati da anni e la sporcizia regna sovrana sul prato e nei viali.

Una volta entrati nella sala matrimoni è bene tapparsi il naso per non sentire il cattivo odore tipico, di muffa e umido, dei vecchi palazzoni che non vengono arieggiati. Questa, al momento, è l’unica sala che il Comune riesce a mettere a disposizione per chi deve celebrare

Il giardino esterno

Il giardino esterno

un matrimonio con 30 o più invitati. Ospiti che non possono neanche accomodarsi durante la cerimonia civile o perché non intendono sporcare i vestiti puliti che hanno indossato o perché preferiscono stare in piedi piuttosto che rischiare di cadere dalle sedie quasi tutte rotte. Le pareti della sala sono tutte scrostate che non riescono a salvare l’incredibile bellezza degli affreschi riprodotti sul tetto e in una parte dei muri. Sarà utile aggiungere che gli affreschi avrebbero bisogno di essere restaurati? Aggiungiamolo. Ma non finisce qui. Alzando gli occhi verso il lampadario è possibile distinguere una fitta rete di ragnatele e fuliggini che si dirama tra le lampadine e che segnano perfettamente il tempo – i decenni forse – in cui questo posto non vede un barlume di pulizia.
L’ultima chicca. Sarà pur vero che “il matrimonio è la tomba dell’amore”, ma forse è davvero di cattivo gusto il fatto che i neo sposini appena usciti dalla sala cerimonie si ritrovino circondati da una serie di sarcofaghi vuoti all’interno delle imprese funebri che hanno la loro sede lungo la strada. Ci chiediamo se è davvero questo il massimo che il Comune possa offrire a due neo sposini, pur considerando il fatto che questa dovrebbe essere una situazione d’accomodo.

Particolare facciata esterna della sala matrimoni comune di Catania

Particolare facciata esterna della sala matrimoni comune di Catania

Come funziona il rito civile a Catania e quanto costa
Per contrarre matrimonio con rito civile è necessario presentarsi all’Ufficio Matrimonio di stato civile del Comune con i propri documenti d’identità. Sarà in questo momento che gli addetti comunali accerteranno che non esistano vincoli di alcun tipo. Seguiranno le pubblicazioni, che saranno esposte per 8 giorni. Se non saranno presentate opposizioni, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà il nullaosta al matrimonio ed entro 6 mesi dovranno essere celebrate le nozze. I costi in questo caso sono ridotti alle marche da bollo di € 14,62 necessari per i documenti. La sala non costa nulla se gli sposini si accontentano di quella che offre il Comune. Ma se volessero scegliere una location diversa o sposarsi di sabato o domenica i costi, invece, salgono. È, infatti, possibile sposarsi al Castello Ursino, al Convento dei Benedettini o all’ex convento San Placido, ma in questo caso è necessario mettere mani al portafogli per una cifra che va da 400 a 600 euro.
Antonietta Licciardello

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