“Preveniamo l’asfalto”. Matteo Iannitti lancia l’iniziativa per fermare l’ondata di bitume a Catania

Asfalto via Etnea-Borgo Catania2Catania – Non c’è niente da fare, di questi tempi l’asfalto a Catania non ha nessuna fortuna. Dopo le alterne vicende che stanno ingabbiando piazza Duomo, e il sagrato della Cattedrale, in una specie di telenovela in cui nessuno è responsabile, ma il primo che si alza la mattina lascia il suo segno innovativo, c’è un’altra storia venuta alla ribalta. Siamo sempre in via Etna, ma la latitudine è quella di piazza Borgo. Hanno rifatto l’asfalto – forse era avanzato quello del Duomo e non volevano sprecarlo – di via Etna e nello stenderlo hanno dimenticato di rispettare il dislivello che, usanza vuole, ci sia tra la pavimentazione stradale e quella del marciapiede.

Dimenticanza? Calcoli errati? Volontà precisa per dare l’impressione che la carreggiata sia più larga? Non si sa, fatto sta che i due livelli adesso sono… a livello. E questo tanto buono non è. Il dislivello, infatti, ha un suo preciso motivo di esistere. Anzi, più di uno. Il primo è quello di creare una barriera tra le auto e chi passeggia sul marciapiede che, in questo caso, diventa un vero e proprio birillo da bowling. Il secondo, invece, è legato alla pioggia. Se l’acqua scende si incanala nella strada e salva – quando non è un fiume in piena – le scarpe di chi cammina a piedi.

Asfalto via Etnea-Borgo

Asfalto via Etnea-Borgo

Ancora una volta la colpa è dei socia. La notizia e le foto sono state pubblicate nel gruppo “Lungomare Liberato” di facebook e, chissà, magari per qualcuno ci sono troppi cittadini solerti in questa città in cui si tende a non vedere neanche ciò che si ha sotto il naso. Insieme alle foto, Lungomare liberato ha commentato così le foto: “In questi giorni, è stato rifatto l’asfalto e guardate cosa hanno combinato: la strada per i veicoli si trova addirittura ad un livello più elevato rispetto al marciapiede.
“Come si fa a realizzare qualcosa del genere considerando che, in caso di alluvioni l’acqua insisterà ancora più violentemente nei negozi e sulla zona riservata ai pedoni rendendone impossibile il transito?
“Siamo affranti e distrutti da quest’ennesimo smacco alla mobilità sostenibile… saranno felici tutti gli incivili che potranno parcheggiare sopra quel che resta del marciapiede senza il minimo sforzo”.

Davanti a queste “male cumpasse” bibliche che la città sta portando avanti senza sosta in un girotondo senza fine, Matteo Iannitti ha messo le mani avanti per proteggere altri beni dalle ondate di asfalto che ormai vanno di moda. E dalla sua pagina (sempre social) ha postato le foto della pavimentazione (in molte parti distrutta) di piazza Roma. Ed eccolo il post di Iannitti: “Facciamo così, che è più utile, preveniamo l’asfalto. Questa è piazza Roma. Pieno centro. La situazione è desolante e pure pericolosa.
“Già in passato sono stati fatti interventi con asfalto o cemento. Vergognosi. Che fa l’amministrazione, interviene?
“I soldi si potrebbero trovare se non li buttassero. Per esempio l’anno scorso l’intero milione di euro destinato alla manutenzione stradale nel bilancio è stato impiegato per lavori sopraggiunti e non programmati per il Tondo Gioeni. Sì proprio l’intera somma.
“Nel frattempo Catania affoga nell’asfalto”.

E sì prevenire forse conviene. Hai visto mai che domattina qualcun altro si alza e ricopre anche i sassolini a mosaico con un bel manto d’asfalto di cui, però, resta incerto il colore… nero, avana o fumè?
Monica Adorno

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