Haiku, bugie e un inno al corpo. “Balle” e “Grafiche del silenzio” segnano passi di danza a Scenario Pubblico

Manfredi Perego Grafiche del silenzio ph Porto per Scenario Pubblico

Manfredi Perego Grafiche del silenzio ph Porto per Scenario Pubblico

Catania – Due spettacoli in 50 minuti, un buon successo e un’attiva partecipazione del pubblico a “Grafiche del Silenzio” di Manfredi Perego e la prima assoluta di “Balle” dell’artista in residenza a Scenario Pubblico Vito Alfarano, entrambi inseriti nella rassegna Welcoming – Scenario danza 15/16.
Due artisti nella stessa sera per un doppio appuntamento con l’arte della danza. Due spettacoli diversi che permettono al pubblico di godere di esperienze artistiche differenti e differenti modi di intendere e usare il corpo.
“Grafiche del silenzio” è il primo spettacolo di cui Perego ha curato la coreografia e che è già stato selezionato per Vetrina Giovane danza d’autore 2014 e ha vinto il Premio Equilibrio 2014. Un lavoro di circa due anni e mezzo fa che traspone in forma scenica un percorso personale che l’autore sintetizza in tre parole: nascita-lotta-consapevolezza. Un assolo in cui il protagonista assoluto è il corpo. Un corpo che si muove senza scenografia ora sinuosamente ora seguendo il ritmo di una musica elettronica o di una musica martellante.
“Un lavoro importante, il mio primo da coreografo – afferma l’autore -. Un lavoro che in qualche modo non mi basta più e che ogni volta che lo faccio lo vivo con un punto di vista diverso. Allo stesso tempo comunque, è uno spettacolo che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Uno spettacolo che mi diverte ed entusiasma sempre molto e da cui è partito tutto”. Parte essenziale dei suoi lavori e dunque anche di “Grafiche del silenzio” che ne costituisce solo il primo step, è l’improvvisazione e l’Haiku come forma minima di sinossi. Il giovane coreografo e danzatore, nel cui percorso artistico subisce anche l’influenza di alcune arti marziali orientali e latine, si inspira all’arte dello sho-dò giapponese in cui non è possibile correggere il segno, ma solamente lasciarlo vivere sulla carta quale risultato dell’unione di mente, azione e gesto. “È una metodologia che voglio continuare ad affinare – ammette Manfredi – con sempre più consapevolezza”.

V. Alfarano Ph_Nicoletti

V. Alfarano Ph_Nicoletti

“Balle”, lo spettacolo in prima assoluta del coreografo e danzatore pugliese Vito Alfarano, è stato creato negli spazi di Scenario Pubblico in cui l’artista e la sua AlphaZtl Compagnia D’arte Dinamica sono stati in residenza artistica per il progetto ACASA. In Scena con lui in una coreografia minimale e clownesca, i danzatori Arianna De Angelis Marocco e Davide Sportelli. Hanno partecipato anche i danzatori del corso Modem della Compagnia Zappalà Danza. Una coreografia che vuole essere in qualche modo una trasposizione della società permeata da balle, frottole, bugie e che mette in scena lo stato d’animo di una persona che passa dall’entusiasmo di felicità per una affermazione che si ritiene vera, alla quasi depressione legata alla scoperta di un’effettiva bugia.
Ecco perché i danzatori indossano prima i tacchi alti, simbolo di innalzamento verso la felicità, ma tornano poi con i piedi per terra e alzano le mani in segno di resa.
“Ci sono modi e gradi di bugie, io ho scelto di portare in scena l’emozione più forte che si manifesta quando passi dal bello al brutto, dalle stelle alle stalle – dichiara Alfarano -, quel momento drammatico in cui ti senti cadere il mondo addosso e hai bisogno di aiuto. Per questo ci applaudiamo da soli durante lo spettacolo”. Il tutto è coronato da abiti e parrucche da pagliacci e da riferimenti al mondo religioso. “Circo e chiesa sono le realtà della menzogna – spiega ancora l’autore – il primo è luogo naturale di travestimento, il secondo rappresenta l’ipocrisia di seguire qualcosa senza capirla o senza conoscerne il significato”. Anche le musiche sono tutte dedicate al tema della menzogna e parlano lingue diverse… “perché le balle – conclude – le dicono tutti”.

Balle Vito AlfaranoI prossimi appuntamenti a Scenario Pubblico:

19 febbraio – Open door della creazione “Im Beautiful”, di Roberto Zappalà e la sua Compagnia Zappalà Danza, quarto step del progetto Transiti Humanitatis.
20 febbraio – Laboratorio per danzatori amatori tenuto dal coreografo e danzatore Ming Poon. Ingresso gratuito
26 febbraio – Open door dello spettacolo “The intervention of loneliness” di Ming Poon, Ingresso 1 euro. Olo spettacolo sarà n scena il 16 e 17 aprile
9 marzo – Open door dello spettacolo “FORMal” di Natalia Iwaniec. Ingresso 1 euro
12 marzo – Laboratorio per danzatori amatori tenuto dalla danzatrice e coreografa Natalia Iwaniec. Ingresso gratuito
19 marzo ore 20,30 e 20 marzo ore 19 – Performances: “FORMal” di Natalia Iwaniec / “Circeo-Studio1” di Fabrizio Favale. Biglietto intero 12€, ridotto 10€

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