Identità digitale: obbligatoria dal 2017 permette l’accesso ai servizi della PA e al Bonus Cultura per giovani e insegnanti

Da sinistra Salvo Rosa, Bianco, Vetri, Scialfa

Da sinistra Salvo Rosa, Bianco, Vetri, Scialfa

Catania – Avere un’identità digitale per accedere ai servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni o da imprese private evitando file e perdite di tempo. Una vera e propria rivoluzione che consentirà prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, pratiche d’impresa, accesso alla propria situazione contributiva e tanto altro. Tutto in un click, o quasi, attraverso l’account di SielteID il sistema di Identificazione Digitale. Neanche a dirlo, al momento, le pubbliche amministrazioni già attive nell’elenco proposto dal sito del governo spi.gov.it non sono siciliane. Ma il Sud non è escluso, anzi, visto che Lecce ricorre spesso e in quasi tutte le ricorrenze. E sono presenti anche Inail e Inps.
Ma esattamente cos’è SpidId? È una vera e propria identità digitale, la nostra, che, in qualche modo, potremmo definire il nostro (al momento questo servizio è destinato ai privati e non alle imprese) avatar colui che non usa la penna per firmare una richiesta ma il proprio username e la propria password.
L’identità digitale ha una validità di due anni e averla diventerà obbligatorio dal 2017 per chi vuol usufruire dei servizi online. Fino al 31 dicembre 2016 si può avere gratuitamente. Alla fine dei due anni è possibile che il servizio di identità digitale costerà un paio di euro, ma, in ogni caso, recedere dal servizio sarà possibile in qualunque momento. I modi per ottenere la propria identità digitale sono quattro: tramite la webcam del proprio smartphone, tablet o pc; di persona negli uffici abilitati; tramite la propria firma digitale, se se ne possiede già una; o tramite la Carta di Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi per chi li ha già. Gli uffici presenti in Sicilia sono otto: due a Catania e poi uno a Palermo, Trapani, Agrigento, Ragusa, Messina e Siracusa.

SielteEppure si sa che il mondo digitale fa rima con innovazione. Non è difficile, quindi, far coincidere questo nuovo mondo con giovani e maggiorenni. A loro, infatti, è rivolto il bonus cultura al quale potranno accedere tramite l’identificazione digitale.
“L’identità digitale – ha detto Bianco nell’aula magna dell’Istituto Archimede di Catania – ti consente di accedere a un mondo con tanti servizi. E, per i diciottenni, permette anche di usufruire del Bonus che il Governo ha stanziato per loro: cinquecento euro da poter spendere in attività culturali, per acquistare libri, andare a teatro o a un concerto o a una mostra d’arte. Si tratta di una maniera di investire sull’intelligenza e sulla sensibilità dei nostri ragazzi. Sono lieto che questo si realizzi anche con l’apporto di un’azienda catanese (la Sielte) e che parta dall’Archimede, scuola-simbolo che rappresenta un’eccellenza non soltanto educativa ma anche per quanto riguarda l’innovazione, l’informatica, la robotica. Una scuola che ha fatto ben figurare Catania in tante competizioni internazionali”.
Dello stesso parere l’assessore Valentina Scialfa, secondo la quale l’identità digitale rappresenta per l’intero mondo della scuola una grande opportunità: “Il Bonus che consentirà ai ragazzi di spendere cinquecento euro in cultura e agli insegnanti di utilizzare la stessa cifra per l’aggiornamento professionale con la cosiddetta Carta del Docente. Il programma prevede adesso incontri in tutte le scuole per i cosiddetti ragazzi del ’98, ossia quelli che hanno appena compiuto o stanno per compiere diciott’anni”.
La preside Vetri ha poi invitato Salvo Rosa, di Sielte, a rispondere alle domande dei ragazzi e dei docenti su come accedere all’identità digitale.
“L’opportunità che ragazzi e docenti hanno – ha detto Rosa, referente del progetto per Sielte – è considerevole. Per ottenere l’identità digitale è sufficiente collegarsi al sito e caricare i propri dati personali. Basta avere con sé i documenti di riconoscimento. Siamo molto soddisfatti della risposta della città e dell’Italia intera”.

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