Pubbliservizi, Adolfo Messina si dimette

Adolfo Maria Messina, presidente di Pubbliservizi 2Catania – Con una lettera inviata al Sindaco della Città Metropolitana, Avv. Vincenzo Bianco, al Presidente del Collegio Sindacale, dott. Giuseppe Bosco, al dirigente alle partecipate, Dr. Francesco Schillirò, al consigliere del CdA,  Salvatore Vicari, e al Direttore Generale, Avv. Chiara Rapisarda, Adolfo Maria Messina ha comunicato ieri le proprie dimissioni. Questa la lettera. «Il sottoscritto Adolfo Messina, nato a Biancavilla il 07.10.1956, dal 22 giugno 2015 Presidente di questa società, Pubbliservizi S.p.A., in controllo alla Città Metropolitana di Catania, con la presente rassegna le proprie irrevocabili e immediate dimissioni dopo la seduta del CdA, in pari data, nella quale sono state rassegnate e cristallizzate le motivazioni delle nostre condotte.
Tale decisione scaturisce per l’accertata impossibilità di continuare nell’amministrazione, stante le incomprensioni con l’attuale dirigenza della Città Metropolitana di Catania.
La mia presenza, non è gradita all’attuale governance della Città Metropolitana ed è da impedimento ad un sereno prosieguo di questa società, nei rapporti con L’Ente socio, non essendo io omologabile alla stessa. Per tale ragione mi tiro indietro.

«Non ho interessi personali o politici da difendere e vado via proprio perchè finisca l’osteggiamento messo in atto in questi mesi dai soliti noti nei confronti della Pubbliservizi, siano essi dirigenti dell’ex provincia, siano essi dirigenti del comune di Catania.
Le mie dimissioni sono a tutela della continuità aziendale, per la salvaguardia del posto di lavoro dei 400 dipendenti.
La decisione viene presa con amarezza ma anche con la consapevolezza che se questa società è destinata ad una fine infausta per le contrapposizioni politiche di oggi, non ci deve però far dimenticare ciò che è successo nel passato, li elimino con le mie dimissioni.
Non voglio dilungarmi oltre in questa sede, lo farò nelle prossime settimane, con maggiori particolari e finalmente da uomo libero.
Lascio al Consigliere Salvatore Vicari, componente del CdA, il compito degli atti consequenziali necessari a seguito delle mie dimissioni, così come previsto dallo statuto.
Tanto dovevo, Adolfo Messina»

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