Sisma ’90. “Le tasse versate dal ’90 al ’92 vanno restituite”, Cassazione dà ragione a Berretta e ai contribuenti

Sono 190.172 le richieste di rimborso presentate all’Agenzia delle Entrate dai contribuenti di Catania, Ragusa e Siracusa. Una stima del Ministero dell’Economia e Finanze valuta i rimborsi con una cifra pari a circa 500 milioni di euro

Giuseppe Berretta

Giuseppe Berretta

Catania – “Si chiude finalmente una vicenda profondamente ingiusta e che ha assunto in questi anni i tratti di un vero e proprio pregiudizio razziale nei confronti della Sicilia e dei siciliani”. Non nasconde l’entusiasmo per il risultato positivo sulla vicenda, annosa e complessa, dei rimborsi per il sisma ’90 il deputato nazionale del Partito Democratico Giuseppe Berretta, che questa mattina a Catania ha illustrato le ultime importanti novità. Novità che arrivano dalla recente sentenza della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (depositata il 16 giugno scorso), che riconosce anche ai lavoratori dipendenti delle province di Catania, Ragusa e Siracusa il rimborso delle imposte versate negli anni 1990, 1991 e 1992.

“Si tratta di un punto di arrivo importante, perché la Cassazione ha risolto l’ultimo di una lunga serie di dubbi interpretativi avanzati dall’Agenzia delle Entrate, che in questi anni ha condotto un vero e proprio ostruzionismo rifiutando di erogare i rimborsi e costringendo centinaia di migliaia di siciliani ad avviare azioni legali – ha spiegato il deputato catanese – La Suprema Corte, in sostanza il giudice più importante di tutti, ha sconfessato l’Agenzia delle Entrate e ha dato ragione ai contribuenti e a noi”. “La soddisfazione quindi è doppia: sia perché è stato finalmente riconosciuto un diritto, ma anche perché la Corte ha sposato quanto abbiamo affermato da anni in tante sedi e, da ultimo, con la norma inserita nella Legge di Stabilità 2015, predisposta da me e dal deputato siracusano Pippo Zappulla” prosegue Berretta. Quella norma – predisposta da Berretta e Zappulla e firmata da numerosi parlamentari – è stata dunque riconosciuta valida dalla Corte di Cassazione, secondo cui appunto anche i lavoratori dipendenti che in quel triennio hanno pagato parte delle tasse tramite ritenuta d’imposta devono ottenere i rimborsi.

“Si fa finalmente giustizia, dopo anni di vessazioni che hanno prodotto danni rilevanti per le famiglie siciliane e per l’economia dell’Isola” sottolinea il parlamentare etneo dei Democratici. I numeri del resto sono impressionanti: oltre 190 mila le richieste di rimborso presentate all’Agenzia delle Entrate dai contribuenti e una stima del Ministero dell’Economia e Finanze di circa 500 milioni di euro di rimborsi. “I primi 90 milioni di euro sono già stati stanziati con la Legge di Stabilità del 2015, per cui pretendiamo che intanto queste somme vengano immediatamente restituite ai cittadini siciliani” mette in chiaro Berretta, che annuncia: “Lunedì incontrerò il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Catania, che ha predisposto un ufficio ad hoc, mentre ho già contattato la sottosegretaria al MEF De Micheli, perché il Governo solleciti anche l’Agenzia nazionale a porre fine al contenzioso e a restituire immediatamente le somme – ha concluso Berretta – L’Agenzia ora non ha più alcuna scusa o appiglio per bloccare quando spetta ai cittadini siciliani e si mette davvero l’ultima parola su una vicenda paradossale e che è stata anche un capitolo nero per la giustizia tributaria, con le Commissioni tributarie provinciali e regionale letteralmente ingolfate da centinaia di migliaia di ricorsi”.

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