Amt, Puccio La Rosa di nuovo in sella dopo la modifica dello statuto

La nomina, decaduta a febbraio per mancanza di requisiti e riconfermata pochi giorni fa, mira ad accontentare uno degli alleati del sindaco Bianco, Luca Sammartino

Puccio La Rosa, ex presidente Amt a febbraio e, adesso, a settembre, di nuovo a capo della partecipataUn ritorno annunciato, all’Amt di Catania. Chiusa definitivamente l’era Lungaro, alla presidenza dell’Azienda metropolitana trasporti è tornato Puccio La Rosa, l’ex consigliere comunale nominato mesi fa ai vertici della partecipata comunale, poi dimessosi per mancanza di requisiti. Requisiti che ora, dopo l’opportuna modifica dello statuto, approvata dal senato cittadino, è potuto ritornare a gestire la società di trasporto. Che continua a navigare in cattive acque, con ingenti debiti e pochi mezzi vetusti in circolazione per le strade. Una scelta, quella dell’amministrazione, che tende ad accontentare uno degli alleati del sindaco Bianco – Puccio La Rosa è stato nominato in quota Sammartino – che potrebbe portare a un miglioramento delle condizioni generali: il neo presidente si è dato infatti alcuni obiettivi. Alcuni, a brevissimo termine, puntano a ristabilire un servizio minimo per l’utenza, mettendo in strada più mezzi (alcuni dovrebbero essere acquistati dal Comune di Milano); altri a medio e a lungo termine mirano a rimettere in piedi i conti della società e stilare un piano aziendale per i prossimi anni.
“Sono profondamente consapevole della difficoltà dell’incarico ricevuto – ha commentato La Rosa – delle carenza e dei disservizi che i catanesi utenti dell’Azienda metropolitana di trasporto vivono quotidianamente e dell’importanza che il trasporto pubblico ha per la nostra città. Sono però altrettanto consapevole – ha aggiunto – che un serio lavoro di squadra può dare e darà risultati positivi. Ecco perché in questo momento il mio pensiero è rivolto ai lavoratori dell’Amt, con cui torneremo a lavorare insieme, e ai catanesi. Ad entrambi – da catanese figlio di questa città – chiedo di avere ancora un po’ di pazienza”.

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Anche se sembra in via di esaurimento. Non solo quella dei cittadini, costretti ancora ad estenuanti attese, ma anche dei lavoratori, ancora vittime di violenti e ubriachi. L’aggressione registrata la settimana scorsa in piazza Borsellino, con quattro autisti finiti al pronto soccorso per essere stati colpiti da un uomo – poi arrestato – è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano come di problemi, l’Amt, ne abbia parecchi.
“Un’altra vile aggressione, fuori da qualsiasi logica, che ha avuto come vittime persone che compivano il loro dovere – ha stigmatizzato il primo cittadino. Un atto di una gravità inaudita – ha continuato. Gli autisti dell’Amt, come i Vigili urbani, come altri operatori della pubblica amministrazione, sono spesso la frontiera avanzata delle istituzioni, impegnati sia per fare rispettare le norme sia per offrire servizi alla cittadinanza. Questi inaccettabili episodi devono fare riflettere su come sia necessario l’impegno, la collaborazione e la solidarietà di tutte le forze sane delle città – ha aggiunto il sindaco parlando di “degenerazione”. “Bisogna attivarsi – ha concluso – affinché non accadano più altri casi analoghi. Siamo vicini ai lavoratori dell’Amt, alle loro famiglie, non solo a parole, ma con l’impegno concreto di un’azione forte e intransigente sia per prevenire questi esecrabili episodi sia per assicurare alla Magistratura, per la giusta ed esemplare punizione, gli idioti criminali che compiono queste vergognose aggressioni”.
M.T.

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