TEATRO | “Io sono Chiara”, il monologo di Emanuela Trovato mise en espace al Teatro Musco

Emanuela Trovato (foto di Dino Stornello)

Emanuela Trovato (foto di Dino Stornello)

Catania – Mise en espace con aperitivo per il monologo teatrale Io Sono Chiara al Teatro Musco di Catania il 29 luglio 2022 dalle ore 20. Il monologo dal titolo Io sono Chiara ha già visto la luce in versione di corto teatrale ed è stato rappresentato finora una sola volta, al festival del Teatro Corto in Cortile, il 17 settembre 2021 al Cortile Platamone di Catania, dove Emanuela Trovato si è aggiudicata il premio come miglior interprete: “Per l’interpretazione essenziale, poetica, asciutta al servizio di una storia che racconta un’esistenza annullata dalla violenza e dall’abuso.” In preparazione del debutto in forma di spettacolo definitivo, previsto per la stagione invernale, viene proposto per la prima volta al pubblico il testo integrale in forma di studio come mise en espace all’interno del cortile aperto dello storico Teatro Angelo Musco di Catania.

Il testo di Francesco Randazzo vede la regia di Giovanni Carta e le musiche originali di Massimiliano Pace. Carta e Trovato, attori in coppia anche nella vita, promuovono con i loro spettacoli, prodotti in maniera indipendente, la drammaturgia contemporanea siciliana e, in particolare, la penna di Randazzo come quella di Luana Rondinelli, che raccontano storie forti, drammatiche e grottesche, con personaggi quanto mai vividi e imprevedibili con l’intenzione poetica di “docere, delectare e movere” per lasciare lo spettatore con un’eco, una risonanza che permanga anche nelle ore e nei giorni successivi all’esperienza teatrale.

Io sono Chiara è la storia di una bimba rapita da un orco a soli due anni, cresciuta con lui e diventata la sua bestiolina da accarezzare, ma soprattutto da domare, sbattere, picchiare, violentare, insultare, annullare fino a farle dimenticare chi è e persino di avere un nome.
Cretina è l’unico nome a cui risponde per moltissimi anni, finché non scopre di essere Chiara, solo nel momento in cui viene liberata dalla polizia.
E il suo inferno non finisce, si muta in una crisi di identità, fra incubi terrificanti e l’amore dei genitori che, piano piano, riescono a guarire.
“Chi potrà essere lui, quello che resta, quello che prima di essere un mostro sarà stato innocente, come ogni creatura che nasce sulla terra, chi potrà essere per tutto il tempo che gli resta da vivere?”. Un niente, mentre Chiara è di nuovo se stessa.

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