Crocetta, uno e trino

Rosario Crocetta

Rosario Crocetta

Sono giorni importanti e difficili per il presidente della Regione Rosario Crocetta. Tre i punti fondamentali: l’assestamento di bilancio e il mutuo da 300 milioni di euro, le nomine dei manager della sanità e il rimpasto della giunta.
Per quel che riguarda il mutuo le cose sembrano essere ormai a posto. Per prima cosa perché quei 300 milioni si devono trovare per forza poi perché per procurarli si accenderà un mutuo che verrà pagao con i soldi risparmiati grazie alla spending review. E visto che non verranno messe le mani nelle tasche dei siciliani, tutti sono d’accordo.
La seconda questione, quella dei manager della sanità, è un tantino più scottante. Innanzitutto perché Crocetta non vuole muoversi come i suoi predecessori e se lo fa dire da Gianfranco Vullo che tuona: «Crocetta dia prova che per la scelta dei manager della Sanità non verrà applicato il manuale Cencelli, ma che tale scelta riguardi esclusivamente competenze e professionalità da mettere al servizio del sistema sanitario regionale e dei cittadini. La rivoluzione portata avanti da presidente Crocetta in tanto settori regionali dovrà anche caratterizzare l’indicazione dei direttori generali della aziende sanitarie. Basta dunque ai criteri della spartizione politica». Poi perché c’è ancora da scardinare il sistema di potere messo in piedi da Raffaele Lombardo che adesso è autoreferenziale. Infine, la scelta, condizionata dalla presenza di troppi incapaci e pochi affidabili, è davvero molto ristretta. L’ultimo problema, non certo il minore, è il rimpasto di giunta. Tutti gli alleati battono cassa e non solo loro. Checché ne dicano gli stimati dirigenti locali del partito di Angelino Alfano, l’appoggio dato in occasione del voto sulle province deve avere un compenso politico che si potrebbe tradurre con un assessorato ad un tecnico. Mentre il segretario del Partito Democratico, Fausto Raciti, invita Crocetta a ripartire da zero, nel contempo si trova in perfetta sintonia con il suo omologo dell’Udc Giovanni Pistorio. Senza dubbio le cose si metteranno a posto da sole, o quasi. Il presidente Crocetta si è ormai ampiamente dimostrato bravo, competente e un pizzichino anche fortunato; i partiti tra poco saranno impegnati nella campagna elettorale per le europee un test ben più importante di qualsiasi sondaggio che farà capire come stanno realmente le cose in Italia in vista delle politiche.

Vuoi lasciare un commento?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *