Secondo quando emerso dai dati recentemente forniti dal Centro Studi Continental, nelle grandi città italiane ci sono meno auto in circolazione. Il periodo messo sotto osservazione è quello che va dal 2008 al 2012, utilizzando come fonti l’Aci e l’Istat. Roma è la città che ha registrato la maggiore flessione con un -5,4%, Bari la minire con -0,6%. Nel mezzo ci sono Milano -5,3%, Torino -5%,2 Bologna -3,9%, Firenze -2,9%, Genova -1,4% e Napoli -1,1%.
Secondo il Centro Studi Continentale «I dati raccolti sulle immatricolazioni nelle città raccontano di una vera e propria demotorizzazione in corso. Perché da un lato vi è una sempre maggiore difficoltà da parte degli abitanti delle città a usare l’auto, perché nei centri sono aumentate le piste ciclabili e le zone Ztl.
Al contempo è drasticamente diminuito il numero parcheggi gratuiti disponibili». Oltre a ciò, la Continentale ritiene che ci siano altri importanti motivi che sono «il prezzo dei carburanti e la pressione fiscale sulle automobili hanno raggiunto livelli quasi insostenibili, e costituendo un’ulteriore spinta verso un minor utilizzo ma anche verso la rinuncia all’auto».
La situazione siciliana è simile a quella del resto d’Italia.
Le cose cambiano quando dalle “quattro ruote” si passa alle “due ruote”. Il mercato delle moto invece va bene e lo scorso mese di febbraio si è registrato a livello nazionale un +10,2%. E in Sicilia le cose forse vanno anche meglio. Secondo i dati forniti qualche giorno fa da Claudio De Viti, direttore del Settore Moto di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) nel 2013 in Sicilia sono state vendute quasi 15.000 “due ruote” così suddivise per provincia: 3.977 a Palermo, 3.580 a Catania, 2.472 a Messina, 1.196 a Siracusa, 905 ad Agrigento, 796 a Trapani, 720 a Ragusa, 316 a Caltanissetta e 173 ad Enna».