Internet ultraveloce e “hot spot” wi-fi gratuiti a disposizione di tutti. È questo il risultato che ci si appresta ad ottenere a Catania – verosimilmente ad agosto in base a una nota del comune – grazie alla posa di 160km di fibra ottica in 530 “armadi” stradali. L’investimento è di 16 milioni di euro che si aggiungono ai 12 già impiegati ma che adegueranno la nostra città agli standard del 2020. E, forse, Catania sarà la prima delle 23 città scelte per questo investimento perché potrebbe essere la prima a finire i lavori di adeguamento.
I lavori sono fatti per il 70% e in zone come Ognina e piazza Palestro è già possibile usufruire dell’ultra veloce.
Sei i punti – non ancora individuati – che verranno dotati di collegamento wi-fi: quasi sicuramente piazze centrali o della periferia, ma il sindaco Bianco ha intenzione di estendere la banda larga alla città metropolitana: Misterbianco e area dell’Etna.
L’accordo firmato stamattina tra Comune e Fastweb consentirà a 97mila famiglie e 26mila imprese di navigare con velocità vicine ai 100Mbps in dowload e 10Mbps in upload.
Un traguardo non da poco se si pensa che il Rapporto su Reti & Servizi di Nuova Generazione 2013, realizzato da I-Com (Istituto per la Competitività) presentato a dicembre 2013, metteva l’Italia al terz’ultimo posto in Europa proprio nello sviluppo della banda larga con un punteggio pari a metà di quello della Svezia (primo in graduatoria).
Da questo rapporto risulta che poco più della metà degli italiani si collega a internet e che solo il 17% utilizza l’e-commerce contro una media UE del 44%. In compenso ci difendiamo e battiamo la media europea sulle connessioni da dispositivi mobile (14,3% contro il 9% UE).
Riguardo alla fibra ottica abbiamo perso la posizione di vantaggio di cui godevamo agli inizi del Duemila a causa dei maggiori investimenti fatti da altri Paesi.