Calcio dilettantistico. L’Aci Sant’Antonio va in Promozione e il bomber Maurizio Patanè gongola

Il bomber Maurizio Patanè

È un bomber di razza, uno degli attaccanti più prolifici del calcio dilettantistico catanese. Maurizio Patanè gongola, si gode il suo straordinario momento. La sua tripletta – inferta al Città di Catania nella finale per il salto in Promozione – ha permesso all’Aci Sant’Antonio di conquistare la promozione e di cominciare un ciclo nuovo con il piede giusto.

“Ho provato un’emozione indescrivibile – racconta Patanè – perché segnare gol decisivi e vedere tifare più di 300 persone per la maglia è bellissimo. Una sensazione speciale che difficilmente capita di provare nei campi di calcio di Prima Categoria”. Patanè aveva cominciato la stagione alla San Pio X in Eccellenza, un rapporto che con il nuovo tecnico non ha mai preso corpo. Finita la prima fase, Patanè passa al Real Aci in  Promozione ma senza incidere: “Proprio così, avevo iniziato – continua Patanè – con la San Pio per guadagnarmi sul campo la riconferma, poi il tecnico ha puntato su altri giocatori. Al Real Aci trovo Pippo D’Anna ed Eugenio Seminara ma a dicembre era già concluso. Il passaggio all’Aci Sant’Antonio è stato immediato, un rapporto d’amore sbocciato a prima vita. Seguivo le partite dell’Aci Sant’Antonio per vedere i miei amici che giocavano (Andrea Grasso, Danilo Silvestri e Ivan Zingale, nda) e sono rimasto stregato dai tifosi”.

Cinque mesi vissuti da protagonista. Patanè ha ripagato la fiducia della società, del tecnico Tosto e dei tifosi a suon di gol, ben sedici in appena quattordici partite: “I gol li dedico alla mia famiglia, mio figlio Riccardo e mia moglie Annalisa perché mi regalano grande tranquillità”. I complimenti da amici e avversari fioccano. “Il più bello? Essere considerato un esempio di sportività per i giovani mi inorgoglisce”.

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