La decisione è contenuta nel decreto firmato dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini. Dal 1° luglio niente più ingressi gratis, nei musei italiani, per gli over 65. Il provvedimento recepito dalla Regione Siciliana concernente norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentale dello stato, al fine di garantire – si legge nella circolare della Regione Siciliana, assessorato ai Beni Culturali del 3 luglio 2014 – uniformità alle modalità di accesso ai siti monumentali della Sicilia.
La normativa per le agevolazioni previste per i cittadini dell’UE si applica anche ai cittadini dei seguenti stati: Albania, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canadà, Cile, Cipro, Costa D’Avorio, Cuba, Giappone, Honduras, Hong Konk, Islanda, Kazakistan, Kwait, Lichtenstein, Madagascar, Malesia, Messico, Mozambico, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Panama, Paraguay, San Martino, Santo Domingo, San Salvador, Singapore, Svizzera, Uruguay, Zimbawe.
La circolare prevede anche alcune agevolazioni: possono usufruire dell’ingresso gratuito giovani e studenti fino a 18 anni, disabili e accompagnatori, ed altri meglio specificati nell’apposito prontuario depositato nelle bacheche dei siti. Infine possono accedere gratis tutti i cittadini di ogni ordine e grado una volta ogni prima domenica del mese. Il tutto a partire dal primo luglio di quest’anno.
L’obiettivo è comunque quello di incrementare gli introiti, anche se la porzione degli istituti interessati è molto piccola. Dagli ultimi censimenti risulta infatti che sono 224 i luoghi d’arte a pagamento appartenenti allo Stato su un totale di 431. Questi sono solo una parte degli oltre 4.500 siti archeologici fra musei, aree archeologiche e monumenti censiti in Italia, in maggioranza di proprietà pubblica, ma non statale, e poi anche di proprietà ecclesiastica o privata. La decisione di sospendere l’ingresso gratis a una fascia di visitatori ai beni culturali, data la irrisorietà dell’introito, non sta raccogliendo molto favore, come confermano le lamentele pubblicate su alcuni quotidiani. Molti sono invece i commenti da noi raccolti sui social network. che non si sono fatti attendere:
«Dovremmo dunque dire grazie al ministro Franceschini, grazie in senso contrario di aver tolto agli italiani over 65 l’assurdo privilegio di entrare in un museo statale senza pagare”. Questi over 65, spesso ex servitori dello stato, considerati parassiti e cittadini di serie B, che campano a spese dello Stato, che non hanno aumenti di pensione, che non prendono neanche gli 80 euro di Renzi, che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo, pretendevano pure di andare a visitare gratis i musei delle loro città. Questo provvedimento risolverà il deficit statale? Ora tutti i vecchietti che magari non riescono ad arrivare alla fine del mese, si precipiteranno nei musei?, e pagando contribuiranno a risanare il bilancio dello stato? Non ha pensato il signor ministro che forse era meglio togliere certe assurde agevolazioni a chi ne ha troppe e non le merita?».
C.S.