Acireale, lungo i vecchi binari della ferrovia nascerà una pista ciclabile che arriverà fino a Vampolieri

Riunione sulle infrastrutture al Palazzo del Turismo di Acireale

Riunione sulle infrastrutture al Palazzo del Turismo di Acireale

La pista ciclabile che seguirà il vecchio percorso della ferrovia di Acireale diventa sempre più un progetto concreto. Si è infatti conclusa la trattativa per l’acquisizione dei primi tre chilometri del tracciato dismesso della Ferrovia dello Stato, lungo cui saranno realizzati il percorso ciclabile e l’”ecomuseo della Timpa”. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente di RFI Dario Lo Bosco ha incontrato al Palazzo del Turismo il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo. Al tavolo erano presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Nico Torrisi e il deputato regionale Nicola D’Agostino, assessori e consiglieri del Comune di Acireale.

«La presenza del presidente di RFI Dario Lo Bosco, l’attenzione dell’assessore Torrisi e l’interessamento dell’onorevole D’Agostino sono un chiaro segnale del fatto che i progetti che oggi abbiamo sul tavolo non resteranno solo possibili – ha detto il sindaco Roberto Barbagallo -. Stiamo completando tutti gli atti per l’acquisizione del primo tratto del tracciato e abbiamo discusso dell’ampliamento del percorso ciclabile lungo gli altri quattro chilometri del binario dismesso dalle Ferrovie di Stato che arriva addirittura fino a Vampolieri. Ma sul tavolo c’è anche una pianificazione che inizia oggi e si concluderà tra qualche anno: la possibilità di utilizzare dei terreni in dimissione dalle Ferrovie dello Stato come isole ecologica e il progetto di portare al centro la stazione. È importantissimo per Acireale essere inserita nell’asse che si realizzerà nella Sicilia orientale che consenta ai cittadini e ai turisti di essere in venti minuti a Catania o a Taormina».

Nel corso dell’incontro ufficiale il sindaco di Acireale ha anche parlato con il presidente di RFI dell’ipotesi di avvicinare la stazione al centro cittadino, realizzando uno scalo in piazza Roma, dove dovrebbe arrivare il capolinea della metropolitana veloce.
«Ho incontrato il sindaco di Acireale che sta lavorando con la sua municipalità anche per ottimizzare la fruizione ecologica delle infrastrutture ferroviarie ed è bello pensare che in quella zona dismessa da Ferrovie dello Stato con i fondi comunitari, grazie alla Regione siciliana e all’ intesa trovata con RFI si realizzerà un percorso ciclabile frequentato da famiglie e bambini. Il primo accordo è già stato trovato e Acireale sarà inserita nel progetto “500 stazioni” – ha detto il presidente Dario Lo Bosco -. Concorderemo altri tavoli tecnici, vedo nel sindaco tanta voglia di fare e lavorando con la Regione con cui si è stabilita una sinergia eccezionale nell’interesse reciproco, penso che tutto possa essere realizzato».

Un progetto, elaborato e presentato nei giorni scorsi da un gruppo di architetti, propone la riqualificazione della ferrovia dismessa attraverso un museo ciclabile, strutturato lungo il percorso esistente del tracciato FF.SS. Le gallerie accoglieranno installazioni video e cartacee che restituiscono un processo conoscitivo del rapporto tra acqua e territorio. Il fiume Akis, che dà il nome al territorio e alla città, è il tema attorno al quale si struttura il museo. La strategia è attuata attraverso operazioni minime di intervento: il percorso ciclabile è realizzato attraverso un manto di terra stabilizzata ed elementi trasversali in legno. Lungo questo nuovo nastro, solo un piccolo volume in vetro e cemento si inserisce nella galleria iniziale, ad identificare il primo accesso urbano al museo. Gli altri interventi sono singoli dispositivi paesaggistici non invasivi: alcuni enfatizzano i punti di vista sul paesaggio e la vegetazione spontanea della Timpa, altri diventano strumenti interni alla galleria per svelare luoghi lontani e segreti del territorio acese.

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