Finanziamenti (anche a fondo perduto) per l’agricoltura siciliana tramite il Psr Sicilia 2014-2020

agricolturaGrazie al Psr Sicilia 2014 – 2020 Misura 4.1 ex misura 121, le aziende agricole siciliane potranno usufruire di finanziamenti con una parte a fondo perduto del 70%.
Non ci sono limiti al finanziamento ma se l’importo totale dei lavori è superiore a un milione di euro ed il tasso di cofinanziamento pubblico è superiore al 50% deve essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti pubblici.

L’obiettivo dell’erogazione di queste risorse è molteplice: sostenere il processo di ristrutturazione e ammodernamento aziendale, anche attraverso l’ampliamento della dimensione economica delle aziende e l’introduzione di nuove tecnologie ed innovazioni; favorire la concentrazione dell’offerta; incentivare interventi di integrazione verticale finalizzati ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni e il reddito dei produttori, anche attraverso investimenti per la logistica e l’utilizzo delle TIC; migliorare la qualità dei prodotti agricoli e zootecnici, anche attraverso investimenti funzionali all’implementazione di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale; incentivare la diversificazione degli ordinamenti colturali e delle produzioni agricole, anche verso settori non alimentari; ridurre i costi di produzione e migliorare le condizioni di produzione e di allevamento compatibilmente anche con le necessità di protezione dell’ambiente e del paesaggio (osservanza delle norme, igiene e benessere degli animali, risparmio idrico ed energetico, uso di fonti alternative, riduzione dei fattori inquinanti); migliorare l’organizzazione delle risorse al fine di aumentare la massa critica dell’offerta delle produzioni, anche nell’ambito di azioni integrate a livello aziendale e interaziendale; sostenere l’adeguamento strutturale delle aziende agricole ai requisiti comunitari di nuova introduzione.

Il supporto previsto servirà per l’ammodernamento strutturale delle aziende agricole, agro-industriali e forestali per la competitività delle stesse, in particolare nella direzione della sostenibilità ambientale (gestione delle acque, produzione di bioenergia, efficienza energetica, altro), della qualità e della salubrità delle produzioni, della sicurezza del lavoro; l’ntroduzione di tecnologie e protocolli al fine di sviluppare prodotti nuovi o di qualità superiore che consentono nuovi sbocchi di mercato, in particolare nel contesto delle filiere corte; lo sviluppo di produzioni agroalimentari di III, IV e V gamma.
Il livello contributivo è pari al 50% del costo dell’investimento ammissibile e il 70% di esso è a fondo perduto.

Le spese ammissibili sono l’acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili (terreni, fabbricati) al servizio della produzione, dell’attività di allevamento, della lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti; la realizzazione di nuovi impianti colturali nonché la ristrutturazione, la riconversione colturale e varietale; l’acquisto di macchine ed attrezzature agricole, di macchinari e attrezzature per la conservazione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli o agroindustriali; la realizzazione di impianti d’irrigazione, di impianti tecnologici e acquisto di attrezzature informatiche e telematiche; la realizzazione di strutture e dotazioni per la logistica aziendale; la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili commisurati prevalentemente ai fabbisogni energetici di autoconsumo. Ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili non si potranno realizzare impianti e utilizzare materie prime e prodotti intermedi che generano consumo di suolo destinato all’agricoltura.

Le imprese devono presentare: un piano aziendale degli investimenti in cui si dimostra la sostenibilità finanziaria degli interventi ed il miglioramento del rendimento globale dell’azienda, compresi gli aspetti legati al rispetto dell’ambiente e del paesaggio; il rispetto delle norme obbligatorie in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali; un piano aziendale degli investimenti al fine di dimostrare il miglioramento del rendimento globale dell’azienda, compresi gli aspetti legati al rispetto dell’ambiente e del paesaggio; un progetto esecutivo, definitivo e immediatamente cantierabile.

I bandi specifici non sono ancora usciti, ma nell’attesa date spazio alle vostre idee.

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