Il Teatro Coppola riapre i battenti e lo fa in grande spolvero con lo spettacolo “S.O.G.N.O. ergo SUM” del progetto S.E.T.A., in residenza per alcune settimane nello stesso teatro.
L’opera, andata in scena venerdì 10 ottobre e replicata nelle due giornate successive, ha riscosso la pressoché totale approvazione del pubblico catanese con le tre date andate letteralmente sold out.
Un cast voluminoso ed energico, quattordici elementi sul palco tra attori e attrici, compreso lo stesso Silvio Laviano (regia e ideazione scenica), ha dato vita a uno show vibrante e coinvolgente.
Il sogno è il perno attorno al quale ruota la vita dei protagonisti che si sperimentano in una coraggiosa rilettura del celeberrimo “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare.
- Sogno ergo sum al teatro Coppola
- Sogno ergo sum al teatro Coppola
In tempi bui e senza speranza nei quali ci si ritrova costretti a (soprav)vivere il sogno e la capacità di sognare restano l’unico spiraglio per aspirare a nuove forme di felicità e autodeterminazione da contrapporre ostinatamente a un’esistenza sempre più bieca, univoca e opprimente. Storie di vite personali, di piccole quotidiane sconfitte intrecciano il loro urlo angosciato a una voce ancor più alta e tonante che rivendica gli spazi vitali, quelli della libertà e dell’espressione, del sogno appunto, laddove risiede la chiave della realtà e l’unica possibilità di ricostruzione e redenzione dell’esistente.
Un cast giovane e grintoso fa poi tutto il resto, coinvolgendo lo spettatore in una scena sempre dinamica e senza cali di pathos, dove tutto è ben pensato e congegnato, dal tocco surreale delle scenografie a quello grottesco e delirante dei costumi.
Colpisce in particolare l’interazione attori e musiche in un teatro che si fa sempre più fisico e corporeo, dove la mera recitazione non è che uno, non l’unico, dei molteplici linguaggi corporei.
Per quanti non abbiano fatto in tempo ad accedere allo spettacolo o siano rimasti fuori per problemi di capienza sono previste due repliche fissate per sabato 18 e domenica 19 ottobre.
Marco Salanitri