Consegnata la prima CataniaPass a due giovani turisti di Milano. La Card che sarebbe dovuta essere pronta per il 9 ma per forte volontà del sindaco Enzo Bianco è in vendita da oggi lunedì 2 febbraio, consentirà la visita di tutti i musei comunali, del Museo Diocesano, del Convento dei Benedettini e dell’Orto Botanico e di viaggiare su tutti i mezzi di trasporto urbano dell’Amt (Alibus compreso) e l’utilizzo della Metropolitana.
La Catania Pass è dunque il prodotto di un accordo tra il Comune di Catania, l’Amt e l’Arcidiocesi di Catania. Il costo varia a seconda della tipologia: 12 euro e 50 centesimi per un giorno; singola 3 giorni, € 16,50; singola 5 giorni, 20 euro; Family (2 adulti e due minori fino a 13 anni) 1 giorno, 23 euro; Family 3 giorni, € 30,50; Family 5 giorni, 38 euro. La Catania Card consentirà di usufruire di diverse agevolazioni presso alberghi, ristoranti ed esercizi in generale. La carta sarà in vendita nei punti di distribuzione dei titoli di viaggio dell’Amt, nei musei comunali e negli uffici preposti ai servizi turistici. In più si potrà acquistare anche sui voli Ryanair. Però bisogna dire che il costo di Catania Pass è più alto della card proposta a Milano con un numero di servizi e percorsi decisamente più ampio. La Milano Card, infatti, costa € 6,50 per un giorno e € 13 euro per tre giorni. In Europa, per la precisione a Berlino, la Berlino Card per 48 ore di “euri” ne costa “solo” 19,50.
La Catania Pass potrà essere acquistata nell’Info Point del Comune di Catania presso l’aeroporto di Fontanarossa, nel Bureau del turismo del Comune di Catania in via Vittorio Emanuele 172, nei Musei inclusi nell’offerta (Diocesano, Belliniano, Emilio Greco e Castello Ursino), punti vendita dei titoli di viaggio Amt che aderiscono all’iniziativa ed espongono il logo di Catania Pass. Per questo servizio, ma anche per essere inserita tra i luoghi da visitare, si è proposta anche la Camera di Commercio di Catania.
«Catania si mette al passo con le grandi metropoli europee – ha detto il sindaco Bianco -. La nostra città ha una grande capacità di attrazione di turismo culturale per ragioni connesse a una storia lunga 2.800 anni. La Card e gli eventi di grande valore in programmazione al Castello Ursino e al Palazzo della Cultura daranno una grande contributo allo sviluppo del turismo a Catania”.
«Adesso possiamo dire che abbiamo una rete museale – ha aggiunto l’assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro – composta dai musei comunali, dal Diocesano e dai siti gestiti dall’Università. È un tassello di una strategia di valorizzazione del patrimonio culturale dell’intera città».
L’Arcivescovo Metropolita Salvatore Gristina ha proposto la creazione di gruppi, possibilmente di giovani, specializzati sia per potere guidare i visitatori sia per garantire la sicurezza dei luoghi e dei siti. Proposta accolta dal sindaco Bianco che ha ipotizzato un sistema sul modello delle Officine Culturali.