Catania – Cambio ai vertici della sezione catanese dell’ARI (Associazione Radioamatori Italiania) che ha decretato, con voto unanime, Vincenzo Musumeci come suo nuovo presidente. Il nuovo consiglio direttivo della sezione catanese dell’ARI – Associazione Radioamatori Italiani – ha proceduto all’assegnazione delle cariche, scegliendo all’unanimità Vincenzo Musumeci come nuovo presidente. “Noi radioamatori abbiamo un compito sociale importantissimo – ha dichiarato il neo presidente appena eletto -, poter presiedere da oggi il consiglio direttivo di questa sezione è per me un onore e una grossa responsabilità”.
È stato Vito Baturi – che rimane nel consiglio direttivo come consigliere – a consegnare il testimone a Vincenzo Musumeci che è, da 21 anni, membro della sezione catanese Aldo Abate, e si è sempre speso a favore dell’Associazione promuovendo iniziative e attività utili a far conoscere questo mondo, per molti sconosciuto, ma ricco di fascino. Una formazione, quella del Musumeci, che gli ha permesso anche di essere sempre presente nelle emergenze che riguardano la nostra città: con l’ARI ha infatti spesso partecipato alle operazioni di Protezione Civile per l’aspetto radiocomunicazioni, sia durante gli eventi naturali sia durante le attività consuete come i festeggiamenti Agatini. Gli altri membri del consiglio direttivo sono: Ezio Sgroi, vicepresidente, Giuseppe Cucurullo, tesoriere, e Daniele Zompi, segretario.
“Vorremmo coinvolgere maggiormente nelle attività della sezione tutti i soci, in particolare coloro che per vari motivi oggi sono meno presenti, ma soprattutto vorremmo coinvolgere sempre di più i giovani che, presi da smartphone e tablet, non conoscono quanto bello e utile sia utilizzare una radio per comunicare con tutto il mondo, anche con i posti più lontani e impensabili. Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati con il nuovo consiglio direttivo – ha commentato Musumeci – e ci impegneremo nel promuovere una serie di iniziative che riescano a fare uscire fuori dalla sua sede questa associazione. Inizieremo con le scuole, che è la nostra attività istituzionale, e con i luoghi di aggregazione. Lavoreremo per aprire il mondo dei radioamatori a tutti”.