Il Salva Banche tradisce i risparmiatori e Confconsumatori dà battaglia al decreto di Bankitalia che azzera il valore delle obbligazioni

Il presidente di Confconsumatori Sicilia, Carmelo Calì: «È stato predisposto un modulo online per i risparmiatori danneggiati che vogliono informazioni e aggiornamenti»

L'avv Carmelo Calì di Conconsumatori

L’avv Carmelo Calì di Conconsumatori

Catania – Governo e Bankitalia hanno predisposto – in tempi da record – il salvataggio da 3,6 miliardi di 4 banche in dissesto, Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti; un’operazione che per l’ennesima volta, penalizza soprattutto i piccoli risparmiatori. Piccoli risparmiatori quantificati in 130mila investitori che si sono visti azzerare obbligazioni subordinate e azioni.
Infatti il salvataggio, accelerato per evitare la mannaia del “Bail in”, ha danneggiato non solo gli azionisti ma anche alcuni obbligazionisti. Bankitalia ha decretato la trasformazione delle obbligazioni subordinate (emesse principalmente dall’anno 2011 in poi) in capitale, azzerandone il valore e l’esigibilità. Per tanti obbligazionisti, per esempio, si tratta di una sconcertante scoperta: erano convinti di aver acquistato un titolo remunerativo e hanno visto sfumare tutto il loro investimento con il dissesto della Banca, una condizione, quest’ultima, prevista dall’emittente del titolo. Ciò, va precisato, vale solo per le obbligazioni subordinate e non per le altre obbligazioni che saranno soddisfatte dalla nuova società.

Insomma gli azionisti delle quattro banche e solo alcuni dei titolari di bond subordinati, potrebbero riavere qualcosa solo se la c.d. “Bad Bank”, cioè le vecchie banche rimaste in piedi, riceverà qualcosa dai propri debitori. Per questo Confconsumatori sta predisponendo battaglie legali per ottenere ristoro dalle perdite dei piccoli risparmiatori, specie per i titolari di obbligazioni subordinate. Occorre valutare caso per caso la modalità di vendita adottata dalla Banca per verificare se l’acquisto può considerarsi concluso in mancanza del rispetto dei doveri informativi e inadeguato.

“Le conseguenze del salvataggio – dichiara l’avv. Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia – riguardano soprattutto gli azionisti delle 4 banche, ben 130 mila, e i 15 mila titolari di bond subordinati che hanno di fatto forzosamente contribuito al salvataggio delle banche con i loro risparmi, ora volatilizzati. Ora, come facciamo ormai da oltre 10 anni, lavoreremo per restituire ai cittadini il “maltolto” ma la domanda sorge spontanea: come è stato possibile arrivare a questo punto? E, ancora, era davvero inevitabile penalizzare i piccoli risparmiatori, tanti dei quali non si erano resi conto di essere a rischio? In Italia non possiamo più rimandare due priorità: vigilanza ed educazione finanziaria”.

Dalle ultime notizie sembra si stia facendo di tutto per salvare il salvabile e trovare una soluzione che sia la meno peggio. Il che significa che non potrà essere restituito tutto ma neanche che verrà perso tutto. E già si aspetta un intervento di Bruxelles in merito. Al momento sembra che il Governo italiano stia pensando a un salvagente di circa 100 milioni di euro, pari cioè a meno di un terzo delle perdite sovvenzionato per due terzi dalle banche. Ma di questo si saprà qualcosa in più in settimana.

Intanto sul sito nazionale dell’associazione www.confconsumatori.it, è stato messo a disposizione dei risparmiatori danneggiati un modulo online, compilabile gratuitamente e senza alcun impegno, per ricevere informazioni e aggiornamenti sulle iniziative che l’associazione intende intraprendere. Chi vuole, inoltre si può rivolgere agli uffici di Catania in Viale della Libertà, n. 221, tel. 095.2500426, 340.7289212.

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