Edito dalla Splēn edizioni di Surya Amarù, il romanzo inaugura la collana per ragazzi “I Capodogli” e verrà presentato domani, sabato 27 febbraio, al Piccolo Teatro di Catania
Catania – Occhi scuri e profondi, grembiulino rosa, berretto di lana da cui fa capolino una piccola treccia: si chiama Hanna, ha 7 anni e vive con la sua famiglia in un villaggio del sud-est dell’Egitto, tra la riva orientale del Nilo e il Mar Rosso.
È lei il volto più concreto di “Jamil e la nuvola”, il nuovo romanzo per ragazzi di Lina Maria Ugolini pubblicato da Splēn edizioni, giovane casa editrice e associazione culturale con sede a Viagrande (Ct) fondata e diretta da Surya Amarù. Il libro, distribuito in questi giorni, è infatti associato a un progetto di adozione a distanza realizzato attraverso una nota organizzazione non governativa impegnata in tutto il mondo nella lotta per la tutela dei bambini.
Un gesto non solo simbolico, ma di fattiva solidarietà, che la scrittrice e poetessa catanese ha voluto portare avanti rinunciando a tutti i diritti sul libro. Scelta abbracciata anche da Surya Amarù, che ha deciso di destinare all’adozione a distanza parte dei ricavati e di farla partire ancor prima che il libro arrivasse sugli scaffali.
“Jamil e la nuvola”, titolo con cui Splēn inaugura la collana di libri per ragazzi “I Capodogli”, racconta la storia di un bambino egiziano costretto a diventare adulto troppo presto a causa della povertà. Venduto dai genitori per diventare uno dei tanti “schiavi del cotone” nei campi della Mezzaluna, Jamil ha però un’arma segreta: il potere dell’immaginazione. Per superare i momenti più critici, il piccolo si rifugia in un mondo fantastico, un mondo dove i tappeti possono volare e i Geni aiutare i più deboli e fare giustizia.
Il libro sarà presentato dall’autrice domani, sabato 27 febbraio alle ore 18, al Piccolo Teatro della Città di via Ciccaglione 29, a Catania. In programma il concerto del coro di voci bianche Gaudeamus Igitur Concentus e del coro polifonico InCantata Vox, diretti da Elisa Poidomani; le letture dell’attrice Manuela Ventura e del regista Gianni Salvo; l’intervento di Raimondo Vecchio sul tema “Il valore del gioco nell’infanzia. Un po’ noia e un po’ curiosità”.
«Il lavoro minorile è un piaga che investe ancora il nostro mondo – sottolinea Lina Maria Ugolini – nonostante la Dichiarazione di Ginevra dei diritti del fanciullo, del 1924, e la Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia, approvata nel 1989. Ciò che si ruba a un piccolo è il tempo verde dei suoi anni, il gusto del gioco, della noia, della libertà. La necessità di ricavare un guadagno, anche minimo, cancella in quegli occhi la spensieratezza per sostituirla con la coscienza del dolore».
«La pubblicazione di Jamil e la nuvola – continua la scrittrice – mi rende particolarmente felice, perché un libro di finzione servirà ad aiutare una bimba vera. Chi leggerà questo romanzo porterà nel proprio immaginario e nel cuore la consapevolezza che Hanna potrà studiare e migliorare la propria condizione di povertà. Questo libro sarà per lei un aquilone per correre nel vento».