L’appello di Stefano Casabianca presidente dell’AASI, Associazione Autisti Soccorritori, ha ottenuto un riscontro positivo dal direttore dell’Azienda Angelo Pellicanò
Catania – La riapertura dell’ingresso nord dell’ospedale Cannizzaro, cui l’Azienda da tempo lavora, sarà possibile soltanto in condizioni di sicurezza e comunque limitatamente ai mezzi adibiti ai servizi sanitari di emergenza-urgenza. È la posizione che hanno condiviso il dott. Angelo Pellicanò, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, e il dott. Stefano Casabianca, presidente dell’Associazione Autisti Soccorritori Italiani, nel corso dell’incontro svoltosi a seguito della richiesta di quest’ultima, cui ha preso parte anche il dott. Salvatore Giuffrida, direttore sanitario dell’Azienda.
Nei giorni scorsi, infatti, l’AASI aveva segnalato le criticità legate all’impossibilità di accedere in ospedale dal varco nord su Via Sgroppillo, chiuso da anni, con conseguente aumento dei tempi di intervento, e pertanto chiesto al direttore generale un incontro per affrontare il tema della riapertura di quell’accesso e delle modalità per il suo utilizzo.
Il dott. Pellicanò ha chiarito che sulla questione ha da tempo intrapreso un’interlocuzione con il Dipartimento regionale di Protezione Civile – Servizio provinciale di Catania, al fine di inserire l’eventuale accesso dei mezzi di soccorso nel più ampio piano di viabilità di tutta l’area di Via Sgroppillo, peraltro interessata da un lungo cantiere. «Condividiamo naturalmente l’obiettivo di rendere l’intervento di soccorso il più rapido possibile, ma è interesse comune anche quello di garantire la massima sicurezza a chi si trova su strada. Per questo – spiega Pellicanò – è indispensabile condividere le modalità di fruizione dell’accesso nord con il Dipartimento di Protezione Civile e con le autorità comunali, in un quadro generale di definizione della circolazione stradale in quell’area».
In ogni caso, intendimento del direttore è di limitare l’ingresso e l’uscita ai mezzi che effettuano servizio di emergenza-urgenza, adottando idonei strumenti di filtro e controllo, anche in collegamento con la nascente centrale NUE (Numero unico dell’emergenza), attualmente in fase di allestimento proprio all’interno dell’ospedale Cannizzaro.
«Accogliamo positivamente quanto comunicato dal direttore Pellicanò – afferma Casabianca – e conveniamo sulla necessità di concordare con le altre autorità le misure da adottare in materia. Confidiamo che, attraverso il confronto, si possa giungere a breve a una soluzione che garantisca rapidità, efficienza e sicurezza ai mezzi d’emergenza o di soccorso diretti all’ospedale Cannizzaro, a vantaggio degli operatori ma soprattutto dei pazienti».
Il prossimo obiettivo avanzato dall’associazione Autisti Soccorritori – e sempre nell’ottica di garantire massima velocità e sicurezza nelle fasi di emergenza – sarà quello di liberare la corsia che dalla pista dell’elisoccorso conduce al Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro. La corsia d’emergenza è da sempre riservata alle ambulanze ma altrettanto spesso, per non dire sempre, è occupata in parte o interamente dalle auto parcheggiate. L’impossibilità di percorrere quella corsia impedisce ai soccorsi di arrivare in tempi brevissimi al pronto soccorso obbligando le ambulanze a fare tutto il giro del padiglione in un percorso che presenta diversi incroci e probabili fermate.