La disarmante e tragica umanità conquista il pubblico Catania e Poetica Produzioni promette nuove repliche
Catania – Contemporaneo, vivo, coinvolgente ed energico. Un debutto magnifico per la storia di Dracula, ispirata al principe di Valacchia Vlad III, nata dalla penna di Bram Stoker, che ha ottenuto un consenso eccezionale nelle quattro serate messe in scena al Teatro Ambasciatori di Catania, grazie a Poetica Produzioni e al lavoro di adattamento e regia di Alessandro Incognito.
A metà tra prosa e musical, la caratteristica più particolare sta nella capacità di aver saputo descrivere il lato umano di Dracula interpretato con convinzione da Carmelo Gerbaro che lo interpreta nel suo lato umano, tra dolori e desideri.
Tanti i riferimenti al capolavoro cinematografico di Francis Ford Coppola anche se il Dracula di Incognito riesce ad avere una sua autonoma individualità trasportando il pubblico, generoso negli applausi, in un viaggio fantastico, dalla Londra di fine Ottocento al castello dannato di Vlad III in Transilvania in un turbinio di passioni che si incontrano e si scontrano tra amore e morte, tra bene e male.
Tutti i personaggi principali, non solo Vlad e Mina, chiave dello spettacolo ed eterno amore del conte interpretata da una brava Laura Sfilio, ma anche il professore Abraham Van Helsing, l’avvocato Jonathan Harker, marito di Mina, Jack Seward e gli altri hanno qualità caratteriali ben delineate ed è facile per lo spettatore poter cogliere tutte le loro umane debolezze ed arrivare a fare il tifo per Dracula e la sua Mina, legame che ha commosso gli spettatori, anche di fronte alle azioni più atroci del protagonista.
Le musiche originali sono di Franco Lazzaro, gli eleganti costumi diversi quasi per ogni scena sono di Rosy Bellomia e le coreografie di Erika Spagnolo
Ma cos’è che ha acceso la miccia della fantasia di Alessandro Incognito dopo aver fatto I Promessi Sposi? Lo abbiamo chiesto proprio al regista.
“I Promessi Sposi ha fatto più di 70 repliche ed è stato visto da 50.000 spettatori. Ho cercato un argomento diverso che non replicasse il precedente ma avesse la stessa forza. Dracula è sempre un musical ma ha una caratteristica in più che definiamo “esperienza” che comprende le emozioni e l’interazione con il pubblico”.
La cosa che l’ha colpita di più in Dracula.
“Le storie di vampiri non mi attiravano ma sicuramente perché non avevo dato loro la giusta attenzione. Quando ho studiato il tema e l’opera originale ho scoperto un mondo, ma anche molta umanità e profondità”.
C’è una caratteristica particolare, qual è?
“Paradossalmente, è l’ensemble, il coro. I cantanti e performer che lo compongono sono gli assoluti protagonisti dello spettacolo. E sono davvero bravissimi”.
Quanti sono gli attori sul palco?
Gli artisti in scena sono 16, ma c’è una squadra di macchinisti, tecnici, parrucchieri. In totale ci sono circa 40 persone che lavorano per questo spettacolo e quelli dietro le quinte sono molti di più.
Quanto dura lo spettacolo?
“100 minuti che volano. Lo sappiamo con certezza perché lo abbiamo già messo in scena per le scuole, solo che in quel caso era stato realizzato in lingua inglese. Gli studenti lo hanno apprezzato moltissimo e adesso sono proprio loro che stanno portando amici e genitori in teatro.
Le serate in calendario si sono concluse il 3 novembre, ma il sold out di ogni ssera, e gli organizzatori, promettono presto nuove repliche
Monica Adorno / Immagini di Dino Stornello per Poetica Produzioni