Storica stabilizzazione, nove lavoratori dell’Ipab Vagliasindi dicono addio al precariato

Un immagine del sito dell’Ipab Vagliasindi

“A volte pensavamo fosse impossibile ottenere un contratto a tempo indeterminato”. Lo ripetono increduli nove lavoratrici e lavoratori dell’I.P.A.B. “Vagliasindi”, la storica casa di riposo per anziani di Randazzo, che ora guardano al futuro con maggiore serenità.

Dopo anni di impegno e dedizione, i nove dipendenti si sono lasciati alle spalle la condizione di precariato. Ringraziano di cuore la UIL FPL di Catania: il delegato catanese Alessandro Spina e il segretario generale etneo Mario Conti hanno combattuto al loro fianco fino alla delibera tanto attesa, arrivata lo scorso 11 ottobre.

L’impegno premiato per i più fragili

“Si è trattato di un giusto riconoscimento per la professionalità dimostrata verso gli ospiti della struttura, i soggetti più fragili e bisognosi di attenzione”, ha sottolineato il Consiglio di Amministrazione.

Mario Conti e Alessandro Spina, rappresentanti della UIL FPL, esprimono grande soddisfazione: “Siamo felici di aver accompagnato e sostenuto questi lavoratori, anche quando sembravano stessero perdendo le speranze”.

I sindacalisti ricordano come la stabilizzazione sia giunta dopo anni difficili, segnati anche da emergenze sanitarie come il Covid-19. “Anche in quelle occasioni, i 9 dipendenti non si sono mai tirati indietro. Hanno sempre offerto un’ottima assistenza e, soprattutto, hanno regalato sorrisi agli ospiti dell’Ipab.”

Ora i lavoratori attendono solo di firmare i nuovi contratti, chiudendo per sempre la pagina del precariato. “Siamo certi che quanto accaduto sia un segnale di speranza per l’intero settore socio-assistenziale, spesso segnato da incertezze e precarietà”, concludono Conti e Spina.

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