Il convegno, organizzato da Concetta Raia, presidente della commissione UE all’Ars, si terrà domani alle 17 al Palazzo della Cultura di Catania. Tra i relatori Giacomo Pignataro, Vincenzo Falgares, Emanuele Spaminato, Daniele Malfitana e Michela Giuffrida. Sul piatto della discussione i 4 miliardi e mezzo di euro del programma operativo per la Sicilia
Catania – La presidente della Commissione UE all’Ars Concetta Raia, parlamentare regionale del Partito Democratico, presenterà domani, venerdì 10 giugno, alle ore 17 al palazzo della Cultura a Catania (via Vittorio Emanuele, 121), la nuova programmazione europea, agenda PO FERS 2014/2020.
Parteciperanno, tra gli altri, Enzo Bianco, sindaco di Catania, Giacomo Pignataro, magnifico rettore Università di Catania, Vincenzo Falgares, direttore Dipartimento Programmazione Regione Sicilia, Emanuele Spampinato, componente regionale partenariato sociale, Daniele Malfitana, direttore Istituto Beni Archeologici, Cnr di Catania, e Michela Giuffrida, europarlamentare. Modera il giornalista Mario Barresi.
Il Programma Operativo FESR Sicilia 2014/2020 si articola in 10 Assi prioritari e prevede un finanziamento totale di 4.557.908.024 euro, di cui 3.418.431.018 euro di sostegno dell’Unione ed 1.139.477.006 euro di cofinanziamento pubblico nazionale. A queste risorse si sommino i fondi del POR FSE del PSR e quelli degli 11 programmi operativi nazionali (PON).
“Nella qualità di presidente della Commissione UE – annuncia la parlamentare del partito democratico – ritengo necessario incontrare cittadini ed esperti di settore per discutere delle opportunità offerte dalle risorse europee per gli enti locali e per le imprese private”.
“Abbiamo lanciato cinque sfide – aggiunge la presidente Raia – che puntano sulla competitività del sistema economico; la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale; il miglioramento della qualità della vita, con riferimento al rafforzamento dell’inclusione sociale e l’innalzamento dei livelli di qualità della vita nel contesto regionale; la sostenibilità ambientale; la qualità dei servizi per l’ambiente”.
“La Sicilia ha un disperato bisogno di imprese, ma anche di un territorio accogliente in cui le aziende che vogliono insediarsi possono farlo grazie a una semplificazione burocratica e amministrativa oltre che infrastrutture adeguate. Abbiamo bisogno altresì – prosegue – di investimenti pubblici e privati per far ripartire la macchina dello sviluppo. Se ciò accadrà saremo stati in grado di dare una mano alla nostra terra, diversamente continueremo a vedere deperire questa meravigliosa isola, in cui giovani scappano e le migliori intelligenze trovano spazio altrove”.