Il Lungomare liberato salta il turno per forte maltempo. Le foto della pioggia di oggi GALLERY

Domenica 6 luglio, lungomare di Catania

Domenica 6 luglio, lungomare di Catania

Sarà la seconda domenica di ottobre, il 12, quella in cui verrà chiuso il Lungomare per permettere alle bici di strizzare l’occhio alle automobili. E tutto per colpa del maltempo (anche di un certo livello sembra) previsto per questo fine settimana e soprattutto per domenica 5.

“Avevamo già predisposto tutto quando sono giunti dei bollettini meteo – ha comunicato l’assessore Saro D’Agata – in base ai quali si teme che nella giornata di domenica possano esserci forti precipitazioni. Alla luce di questa prospettiva – per la quale chiediamo ai catanesi di osservare particolare prudenza, aggiunge l’assessore – abbiamo deciso di rinviare la chiusura del Lungomare alla seconda domenica del mese”.

Intanto stamattina tra le 12.15 e le 13.40 la zona tra Acireale e Catania è stata bersagliata da una intensa scarrammata d’acqua. Le strade sono diventate fiumi e riuscire a scorgere la macchina che camminava davanti a noi è stata davvero un’impresa. Partiti alle 12.50 da Acireale siamo arrivati alle porte di Catania solo alle 13.35 e quelle che abbiamo visto lungo la strada sono state immagini anche assurde.

Assurdo ad esempio che gli studenti di una scuola secondaria di Acireale abbiano dovuto attraversare – con l’acqua sopra le caviglie – la strada. Diciamo pure che avrebbero potuto nuotare e aver avuto con loro l’ombrello forse è stato peggio. Non sapevano da quale acqua guardarsi: da quella che scendeva dal cielo, dalla strada oppure ancora da quella che le auto sbruffavano loro addosso come se fossero invisibili?

Le stesse scene le abbiamo viste sulla SS114. Visibilità ridottissima e un senso di tenerezza infinita verso quei poveri centauri che, in sella a moto o motorini, non potevano fermarsi da nessuna parte. Alla fine (o all’inizio) della SS114, la rotonda che porta al Cannizzaro era così tanto sommersa da lasciare solo intuire i suoi confini.

A Catania la situazione non era migliore. Chissà perché con la pioggia gli automobilisti sono convinti che la segnaletica stradale e persino i semafori siano murales o poco più. Passare col rosso era la norma e vedere mamme con i bimbi in braccio e l’acqua sotto le ginocchia che cercavano di raggiungere un posto coperto faceva stringere il cuore.

Dicono che non si chiamano bombe d’acqua e forse non lo sono davvero. Dicono che le caditoie sono state pulite, eppure i tombini non fermavano l’acqua in eccesso. Dicono che faranno la pista ciclabile tra Catania e Aci Trezza. Così?

Monica Adorno

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