Le “Sirene d’Oro” ai Fratelli Napoli premiati al Festival “Arrivano dal mare” di Gambettola

Marionettistica F.lli Napoli

Marionettistica F.lli Napoli

“Arrivano dal mare”, il festival diretto da Stefano Giunchi e Sergio Diotti, che si è tenuto a Gambettola in provincia di Forlì-Cesena, ha visto la partecipazione della Marionettistica del Fratelli Napoli.
Ci sono forme di spettacolo di cui si crede di saper tutto. L’idea aprioristica, radicata in un immaginario appiattito, porta a un pre-giudizio spicciolo che non ammette varianti. Si conosce un frammento di un dato fenomeno teatrale e si è indotti a generalizzarlo banalizzandolo. Sono soprattutto quelle componenti di ascendenza popolare a essere considerate con sufficienza, bollandole nel migliore dei casi come resti museali di un mondo ingenuo che non ci tange. E così, l’Opera dei Pupi – ma è un esempio tra i tanti che si potrebbero fare – viene relegata ad accozzaglia di ferramenta a uso di attrazione turistica.

Eppure, a dispetto di questo, quale indescrivibile emozione può nascere di fronte a uno spettacolo che sa ingemmarsi di un’arte antica, che non recide la sapienza dei propri avi, ma anzi se ne fa grimaldello per scardinare le corazze di diffidenza e far vibrare corde sopite che altro non aspettano che di essere incantate. Il loro “Il duello di Agricane e Orlando” rappresentato in maniera “svelata”, ossia senza la facciata dal teatro che nasconde manianti (animatori) e parlatori, è prima di tutto una grande lezione di teatro, anzi una lectio magistralis da imprimere nella memoria in maniera indelebile.

Marionettistica F.lli Napoli

Marionettistica F.lli Napoli

Il duello di Agricane e Orlando, tratto dall’Orlando innamorato del Boiardo è una delle serate più ricche della Storia dei Paladini di Francia raccontata dall’Opera dei Pupi catanese. La sua ricchezza nasce dal trascolorare continuo dall’eroico al patetico, dal comico al tragico, dal declamato solenne al realismo terrigno, e il tutto immerso in una tenue ironia di fondo capace di rendere ancora più vibranti, per contrasto, i momenti topici dell’azione. Nulla manca a questa serata d’eccezione: la fedeltà a Carlo Magno, il tradimento di Gano, l’inarrestabile amore per Angelica, la salacità di Peppennino e poi banditi travestiti da eremiti, draghi, giganti, combattimenti a sangue vivo, squartamenti e grandezze d’animo tanto nei paladini, quanto nel forte e generoso Agricane, il Gran Khan dei Tartari.

Le “Sirene d’oro”, il premio che il Festival assegna alle persone che con il loro lavoro hanno sostenuto il teatro di figura, quest’anno sono state assegnate alla Marionettistica Fratelli Napoli, a Roberto Papetti ed alla Compagnia Donati E Olesen.

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