Caso Catania. Gianni Salvi: «Pulvirenti ammette: 100mila euro a partita», ma nessuna scommessa. La nota degli avvocati

pulvirentiCatania ORE 14.45 – La nota del professore Giovanni Grasso e dell’avvocato Fabio Lattanzi: “Il signor Antonino Pulvirenti, che qualche giorno addietro si è dimesso da tutte le cariche sociali del Calcio Catania, ha chiarito oggi la sua posizione nel corso di un lungo interrogatorio dinanzi al giudice delle indagini preliminari, dimostrando in particolare la sua assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse. Il signor Pulvirenti ha ammesso di aver avuto dei contatti con altri soggetti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri, e ciò al fine di salvare dalla retrocessione il Catania. Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”.

La conferenza in Procura

La conferenza in Procura

ORE 13.30 – “Il presidente Pulvirenti ha ammesso di aver acquistato tutte le partite da Varese-Catania in poi. Centomila euro a partita per salvare la squadra”. Le parole pronunciate dal procuratore Gianni Salvi durante la conferenza stampa, appena conclusa, sono precise e secche e fanno seguito alle parole di Pulvirenti che, però, si direbbe estraneo all’aver fatto delle partite oggetto di scommesse.
Tutti gli altri indagati (fatta eccezione di Cosentino) si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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