Regionali – Parlano, annunciano ma disertano il dibattito. Solo due i candidati presenti al confronto CdO

Claudio Fava e Giovanni La Via (per Micari) hanno incontrato le imprese di Compagnia delle Opere Sicilia Orientale e rispondere alle domande su programmi e obiettivi. Nello Musumeci e Giancarlo Cancellieri hanno preferito disertare il confronto

Fava e La Via a CdO

Fava e La Via a CdO

Si dice che gli assenti abbiano sempre torto. Un modo di dire non sempre aderente alla realtà, tranne nel caso dell’incontro tra i candidati presidente alla regione siciliana, organizzato lo scorso lunedì dalla Compagnia delle Opere al Sal, non certo per “la salvezza della politica”, scrive il direttore, Cristina Scuderi, “ma un impegno credibile per un cambiamento reale, basato sulla valorizzazione di tutti gli sforzi orientati alla creazione di un bene comune”.
I candidati Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, infatti, non si sono presentati. Lasciando che la platea ascoltasse solo due dei pretendenti allo scranno di presidente, Claudio Fava e Giovanni La Via per Micari, impegnato in altra provincia, che, prima di rispondere alle domande su temi specifici e poste da addetti al settore, si sfogassero comodamente contro chi non c’era, In particolare Giovanni La Via ha stigmatizzato la diserzione: “Nello Musumeci non si è presentato all’incontro – ha detto l’eurodeputato, vicepresidente designato del candidato Micari – una sedia vuota che dice molto e che testimonia l’imbarazzo del candidato della destra nel rispondere a quesiti su programma e candidature. Non si è fatto vedere nemmeno il Movimento Cinque Stelle, con Giancarlo Cancelleri – ha aggiunto – che si spaccia da paladino dei confronti vis-a-vis ma poi diserta gli incontri con la cittadinanza o comunque ritiene di non mandare qualcuno in sua vece”.

Incontro pubblico di CdO con i candidati alla presidenza regionale

Incontro pubblico di CdO con i candidati alla presidenza regionale

Evidenziate le assenze, i due rappresentanti politici hanno affermato entrambi di essere disposti, perché parte del gioco, a sedere all’opposizione del vincitore, nel caso di sconfitta. “Non ho particolare difficoltà a stare in opposizione, dove sto da venticinque anni – ha sottolineato Fava: ma qui la questione è più trasversale. Non si tratta di distinguere tra maggioranza e opposizione, ma tra chi ha qualità e responsabilità politica e chi no”.
Precisazioni importanti, prima di rispondere alle domande del giornalista Giuseppe Di Fazio, davanti a un folto pubblico imprenditori e cittadini, più che di supporter dell’uno o dell’altro.
Incalzati da Di Fazio, i due aspiranti presidenti della Regione hanno risposto a domande sulla formazione professionale, sul sistema sociale e welfare, sulla legalità e il bisogno di diritto e sulle zone industriali, aree depresse in tutta la Sicilia, abbandonate e in grado di respingere gli investimenti, più che di attirarli. Una situazione che ha portato molte aziende a consorziarsi, come nella zona industriale catanese o in quella di Piano Tavola, per affrontare da sole, senza il supporto delle istituzioni, le tantissime problematiche che impediscono a chi ha scelto di investire in questa terra, di vivere una vita normale.

Fava e La Via all'incontro pubblico con le imprese di Compagnia delle Opere

Un aspetto caro a larga parte dei siciliani, la cui soluzione del problema, al momento, è in capo alla Regione. Condizioni medievali, illustrate da Livia Magnano di San Lio, rappresentante di Zic-Re industria, associazione di imprese che hanno sede alla zona industriale di Catania “Abbiamo necessità di sensibilizzare gli enti – ha detto – sul bisogno che abbiamo di di lavorare in un posto idoneo in termine di servizi. L’Irsap, che ha sostituito le Asi, non è dotato di risorse finanziarie – ha aggiunto -. L’operazione è stata fallimentare e il risultato è che le zone industriali sono da terzo mondo, senza acqua, potabile e non potabile”.
Argomento spinoso, su cui i candidati hanno espresso un parere, e avanzato una soluzione. Finanziare l’Irsap dotandola delle risorse adeguate, per La Via. Costituire una cabina di regia da parte della Regione, per Claudio Fava.
M.T.

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