Lo sport catanese è allo stremo

Lo sport catanese è in gravissima difficoltà sia per le poche risorse economiche a disposizione sia perché spesso non si possono utilizzare le strutture pubbliche. La denunzia è emersa nel corso di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in un noto albergo cittadino organizzato dall’associazione “Catania al Vertice”. Al dibattito, moderato dal giornalista Andrea Lodato sono intervenute diverse autorità istituzionali: l’assessore regionale allo Sport Michela Stancheris, il sindaco di Catania Enzo Bianco, l’assessore comunale allo Sport Valentina Scialfa, il deputato regionale Concetta Raia. Presenti anche l’economista Elita Schillaci, il presidente di Federalberghi Sicilia Nico Torrisi, il presidente del Comitato siciliano Fir (Federazione Italiana Rugby) e componente del Consiglio Nazionale Coni Orazio Arancio, il segretario generale Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) Fabio Pagliara nonché consulente allo sport del sindaco Bianco.
Presenti anche centinaia di atleti, allenatori e dirigenti delle 17 società sportive d’eccellenza consorziate. Un incontro voluto per dialogare con l’Amministrazione regionale e comunale e scegliere insieme le strategie per rilanciare il settore sportivo, i cui benefici indubbiamente si riflettono sul fronte economico, turistico e sociale del territorio catanese.  da sinistra Lodato, Scialfa, Russo, Stancheris, Bianco, Torrisi, Schillaci e ArancioIl presidente del Consorzio “Catania al Vertice” e della squadra pluricampione d’Italia e d’Europa dell’Orizzonte Pallanuoto, Nello Russo, è stato durissimo nel suo intervento: «Il prossimo anno non parteciperemo ai campionati nazionali se le istituzioni non ci consentiranno di utilizzare gratuitamente gli impianti sportivi, e se non verranno destinati allo sport finanziamenti pubblici utili a pagare trasferte e costi vivi. Le nostre società sono ormai giunte al collasso e non hanno più risorse per sopravvivere».
Entrando nel vivo della discussione, le società hanno chiesto, piuttosto che finanziamenti a pioggia, un sistema di supporto che si concretizzi nella concessione e convenzione degli impianti pubblici, nella rielaborazione delle tariffe, nel contributo alle spese, così da potersi «allenare in campi adeguati, e viaggiare con mezzi e orari comodi per competere alla pari con le eccellenze di altre città italiane».
L’assessore Stancheris ha così risposto: «Dal 2014 i finanziamenti per lo sport saranno più diretti e accessibili perché inseriti direttamente all’interno della legge finanziaria, e non più emanati tramite avvisi speciali come in passato, evitando lungaggini burocratiche.
La ricerca di risorse è possibile anche attraverso il binomio sport-turismo. I grandi eventi, oltre al coinvolgimento dell’interno comparto sportivo, convogliano attorno a sé sponsorizzazioni e promozione del territorio: lo sport inteso come prodotto turistico consente infatti di inserire ulteriori linee di finanziamento rispetto a quelle tradizionali».
Il sindaco Bianco ha sottolineato la necessità di passare «dalla protesta alla proposta», ricordando come l’Amministrazione comunale da tempo promuova «una politica di alleanza con federazioni e società puntando sull’affidamento diretto degli impianti a chi opera seriamente nello sport». Al Comune resta «il ruolo di coordinamento e controllo per accentuare la valenza sociale dello sport collegandolo con la scuola».

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