Quanti problemi stanno causando queste Province al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Oltre alle mille questioni sorte in aula nei giorni scorsi c’è stata una piccola incomprensione che ha indotto il Quirinale a diffondere una nota ufficiale: «Il Presidente della Repubblica nel corso della sua recente visita a Catania ha pronunciato un solo intervento il cui testo è sul sito Internet del Quirinale. Non ha autorizzato nessuno a riferire più o meno confusamente il contenuto di conversazioni personali». Ma alla fine Saro da Gela, che deve avere più vite di un gatto, l’ha spuntata. D’altronde lui stesso aveva tempo fa dichiarato: «Vogliono mettermi spalle al muro ma io sono un gatto e graffio». Martedì sera, mentre in televisione andava il premio Oscar “La Grande Bellezza” una larga maggioranza all’Assemblea Regionale votata in maniera favorevole l’istituzione delle “Città Metropolitane”, pardon: delle “Aree Metropolitane” le stesse che era state “disegnare” nel 1995. Merito di un emendamento presentato dal deputato del Nuovo Centro Destra, Basilio Germanà. Prove di grande coalizione? A quasi tutti gli osservatori sembra proprio di si anche se Nino D’Asero, capogruppo all’Ars del Ncd, si è affrettato a precisare: «A nome di tutti i miei colleghi di gruppo che la nostra battaglia in Aula è una sfida sulle riforme e non la prova generale di un grande accordo che non esiste, che non è nelle nostre intenzioni di forza di opposizione, comunque propositiva e responsabile». Anche se Nino D’Asero è persona certamente onesta e corretta, sono in molti ad avere dei dubbi ed a continuare a pensare che un accordo si qualsiasi tipo si farà. Per di più che a favore della norma hanno anche votato i grillini. Quindi Crocetta supera anche questo scoglio che sembrava essere quasi insormontabile. Adesso tocca al Bilancio, si tratta di fare quadrare numeri, cosa difficile ma più semplice che fare quadrare teste.