Una Fortuna tutta da ridere con Sebastiano Finocchiaro

Giovanni, vive con la moglie Cristina e il loro figlio adottivo Enricuccio una vita di miseria, di stenti e di sventure.
Egli, sebbene ferito e amareggiato, non rinuncia mai, però, alla lotta con la vita per affermare la propria dignità e si industria come può in mille iniziative che il più delle volte falliscono.
Questa, in sintesi, è la filosofia di vita raccontata nella divertente commedia “La fortuna con l’effe maiuscola”, che è andata in scena al Teatro Don Bosco di Catania, dalla Nuova Compagnia Odèon, diretta da Rita Nicotra.
Lo spettacolo, curato in regia da Claudio Jacobello, è uno dei classici del teatro napoletano e si rifà alla commedia dell’arte e alla farsa con il semplice intento di divertire e emozionare.
Bravi gli interpreti che si sono mossi seguendo perfettamente il ritmo impresso da Eduardo, strappando consensi e applausi da parte del pubblico presente in sala.
Bravissimo Sebastiano Finocchiaro nella parte del protagonista e perfettamente calata nella parte della moglie Cristina Rita Nicotra.
Ma l’intero cast si è mosso con agilità, in sintonia con lo spirito della commedia.
Insomma due ore di divertimento intelligente ed appassionante, un’occasione da non perdere per tornare ad apprezzare uno dei testi storici della nostra tradizione teatrale e riscoprirne, ancora una volta, l’estrema e sorprendente modernità.
Basti ricordare le parole di Giovanni quando alla fine della commedia sta per essere portato in carcere: «Brigadie’, e questo cos’era, non era un carcere? Letto duro, un padrone di casa che è come un secondino, un finestrone che lascia passare il vento gelido da tutte le parti, dannarsi per fare una lira, liti con la moglie a causa della miseria. Vuie pazziate? Tutto questo per cinque anni non lo vedo più. Io là sto in grazia di Dio. Vado carcerato da milionario. Brigadie’, il vero carcere è la miseria!».
Sul palcoscenico: Sebastiano Finocchiaro (Giovanni), Rita Nicotra (Cristina), Carmelo Marino (Enricuccio), Carlo Bellante (notaio Giuseppe Bagliolo), Giuseppe Caponnetto (avvocato Roberto), Bartolo Giavatto (Dott. Gervaso), Nerina Nicotra (Concetta), Federica Scuderi (Amalia), Enzo Grasso (Vincenzo), Angela Ursino (Virginia), Giancarlo Puglisi (Barone Sandrino), Bruno Grillo (Pietruccio), Mario Calì (Brigadiere), Maria Cardì (Mara). Regia di Claudio Jacobello.

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